Legalizzazione e apostille alla Procura di Ascoli Piceno

Sei di Ascoli Piceno o provincia e non sei riuscito a capire come far riconoscere legalmente il tuo atto o documento all’estero?
Se devi occuparti di legalizzare o apostillare verbali di Giuramento di traduzione, atti e contratti redatti dinanzi al notaio o altri tipi di atti, dovrai recarti alla Procura di Ascoli Piceno.
Con questa guida, avrai a disposizione tutti gli strumenti per risolvere la pratica in totale autonomia ma, qualora avessi dei dubbi, saremo lieti di aiutarti.
Puoi chiamarci per una consulenza telefonica gratuita in cui potrai chiedere a un nostro esperto qualsiasi cosa in merito al tuo caso specifico.
Se, invece, non riesci fisicamente ad avviare il processo, puoi contattarci per un preventivo. Saremo noi a contattare la Procura di Ascoli Piceno e ad avviare ogni passaggio in modo chiaro e preciso.

1. Cosa sono la legalizzazione e l’apostille?

Attraverso la legalizzazione e l’apostille si certifica la qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha firmato un atto o documento, insieme all’autenticità della firma stessa. 

La legalizzazione è necessaria quando i documenti devono essere presentati in Paesi che non fanno parte della Convenzione dell’Aja del 1961, mentre l’apostille, anche chiamata “postilla è richiesta per i Paesi aderenti e consiste nell’apposizione di un unico timbro.
A volte, possono verificarsi alcune casistiche che prevedono una traduzione giurata, legalizzata o asseverata dei tuoi documenti legalizzati o apostillati, senza la quale non verrebbero accettate nel Paese di destinazione. Inoltre, ogni ente ha una sua specifica procedura per la richiesta. 

La legalizzazione e l’apostille risultano quindi essenziali per coloro che vogliono far valere all’estero un documento ufficiale, a meno che non vi siano accordi internazionali che prevedono esenzioni.
Tra i tanti, vogliamo menzionare i seguenti:

– la Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976 prevede l’esonero dalle pratiche di legalizzazione o apostille i documenti tra i seguenti Paesi firmatari: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Capo Verde, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Turchia. Tra questi Paesi, non è necessaria una traduzione legalizzata, giurata o certificata;

– la Convenzione di Bruxelles del 1987, che facilita le procedure per i cittadini di Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Austria, Lettonia ed Estonia, che non hanno bisogno di legalizzare o apostillare i documenti pubblici per usarli negli altri Paesi aderenti;

– il Regolamento UE n.2016/1191, il quale elimina la necessità di legalizzare o apostillare gli atti pubblici emessi da uno Stato Membro per certificati di nascita, esistenza in vita, decesso, divorzio, separazione, matrimonio, annullamento, adozioni, domicilio, nazionalità, residenza, diritto di voto. Inoltre, è incluso anche il certificato di assenza di precedenti penali solo con riferimento a un cittadino dell’Unione, se quest’ultimo viene rilasciato dalle autorità del suo Stato membro di cittadinanza.

2. Competenze dei rispettivi organi

La Procura della Repubblica di Ascoli Piceno è competente per la legalizzazione e l’apostille di: 

– verbali di Giuramento di Traduzione;

– atti e contratti redatti dinanzi al notaio;

– copia di una sentenza del Tribunale;

– certificato del Casellario Giudiziale;

– certificato dei carichi pendenti.

Le pratiche di legalizzazione e quella dell’apostille vengono utilizzate esclusivamente per i documenti pubblici originali e rilasciati dalle autorità competenti. Un ulteriore elemento essenziale è che questi non devono essere scaduti. Alcuni certificati, infatti, sono soggetti a scadenza.
Perciò, ci teniamo a ricordarti che prima di avviare la procedura, è fondamentale contattare la Procura di Ascoli Piceno per verificare che il documento interessato sia ancora valido, oltre che ad accertarti dell’autenticità della firma del Pubblico Ufficiale.
Difatti, se uno di questi requisiti dovesse venir meno, il certificato dovrà essere rinnovato.
Se vuoi esaminare l’argomento più in profondità, leggi le nostre guide sul certificato dei carichi pendenti e del Casellario giudiziale, che rientrano in questo gruppo.

Ultima cosa, ma non meno importante, anzi!
Sappi che se devi legalizzare o apostillare estratti di stato civile, certificati di laurea, scolastici, certificati AIFA, documenti della Diocesi o altri atti amministrativi, dovrai recarti alla Prefettura di Ascoli Piceno.

3. Competenza territoriale

La Procura della Repubblica di Ascoli Piceno è competente per seguenti Comuni:
Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Amandola, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Folignano, Force, Maltignano, Montedinove, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Valle Castellana, Venarotta.

4. Avviare la procedura

Lo sportello interessato della Procura di Ascoli Piceno si trova al primo piano, nella stanza numero 3 ed è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 13:00.
Osserva la chiusura nei giorni di festività Nazionali e del Santo Patrono, ossia il 5 agosto.
Non è necessario riservare alcun appuntamento, ma se vuoi puoi contattare i funzionari ai seguenti numeri telefonici: 0736/271233 0736/271246.

In alternativa, puoi inviare una mail o una PEC agli indirizzi: 

– casellario.procura.ascolipiceno@giustizia.it;

– casellario.procura.ascolipiceno@giustiziacert.it;

– prot.procura.ascolipiceno@giustiziacert.it

Ricorda che, quando deciderai di recarti in sede, dovrai portare con te il tuo documento d’identità in corso di validità e il documento in originale da apostillare o legalizzare. Specifica al funzionario qual è il Paese estero di destinazione.
Può essere delegata una terza persona, purché sia munita di una delega scritta di tuo pugno e con allegata copia dei documenti del delegante e del delegato. 

Il rilascio avviene entro 3 giorni lavorativi e l’intera procedura di legalizzazione e apostille non prevede costi.
Inoltre, la Procura di Ascoli Piceno non prevede né l’invio a mezzo posta né quello tramite un corriere, la richiesta dev’essere fatta di persona e sul posto.

Abbiamo finito! Semplice, vero?

Speriamo di averti dato tutte le informazioni necessarie affinché tu riesca a svolgere autonomamente la pratica di legalizzazione o apostille alla Procura di Ascoli Piceno. Abbiamo cercato di semplificare al massimo la procedura, fornendoti tutte le indicazioni necessarie. Ricorda, però, che puoi sempre contattarci per delegare a noi la pratica, nel caso in cui fossi momentaneamente impossibilitato.
Se hai qualche domanda particolare riguardante il processo di legalizzazione o apostille, o semplicemente, ti è rimasto qualche dubbio, contattaci per una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.

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