Le Camere di Commercio si occupano, tra le altre cose, di rilasciare visti, legalizzazioni e altre attestazioni per il commercio estero. In particolare, qualora ti occorresse di richiedere visti e/o una legalizzazione alla Camera di Commercio di Cremona, in questa guida trovi tutto quello che serve.
Qualora preferissi rivolgerci le tue domande direttamente, puoi anche usufruire di una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.
NOTA BENE!
MultiLex, “la Burocrazia gentile”, si occupa di traduzioni, legalizzazioni e disbrigo pratiche: qualora, pertanto, non volessi o potessi sbrigare questa pratica da solo, possiamo farlo noi al tuo posto! Ecco i nostri contatti!
Come appena anticipato, la Camera di Commercio è competente al rilascio di visti e altre certificazioni necessarie al corretto svolgimento delle attività di commercio con l’estero.
Tali attestazioni sono, in genere, richieste dal Paese estero di destinazione e la loro funzione non è altro che quella di certificare la legittimità della firma del soggetto firmatario del documento (ovvero il legale rappresentante o titolare dell’impresa), sulla base di quanto risulta dalla visura o dal certificato camerale.
È, infatti, necessario che la capacità di firma del soggetto firmatario risulti in base al Registro Imprese della Camera di Commercio competente (in questo caso, quella di Cremona).
RICORDA!
Ci sono alcuni documenti della Camera di Commercio che non possono, in alcun modo, essere vistati. Ad esempio: documenti recanti menzioni negative o discriminatorie verso altri Stati, incompatibili con le convenzioni internazionali e con le leggi nazionali; lettere di invito in Italia a favore di cittadini di Paesi terzi; dichiarazioni di origine rese dall’impresa su atti e documenti commerciali, se non in concomitanza e coerenza con l’emissione di un certificato di origine.
Il “visto di deposito” può essere apposto in calce a documenti emessi da Enti e Organismi ufficiali (ASL, Istituti nazionali di certificazione, Organismi internazionali, ecc.) quali, ad esempio, certificati sanitari, certificati di analisi ed autorizzazioni varie.
La sua funzione è quella di attestare semplicemente che una copia del documento di cui si chiede il visto è depositata agli atti della Camera di Commercio che, pertanto, non entra nel merito del contenuto, in quanto non può accertarne l’esattezza e la credibilità.
Il “visto dei poteri di firma” consiste in un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario quale legale rappresentante o procuratore dell’impresa, le cui cariche risultino iscritte al Registro delle Imprese.
Tale visto non si riferisce all’esattezza e/o attendibilità delle indicazioni e dichiarazioni rese da chi sottoscrive i documenti, ma consiste nella mera attestazione che il soggetto firmatario del documento dispone dei poteri di firma in nome e per conto dell’impresa titolare dell’operazione con l’estero.
Il visto poteri di firma può essere apposto su fatture di esportazione, dichiarazioni rese sulla carta ufficiale dell’impresa, oltre che su tutti gli atti necessari all’avvio e al perfezionamento di un’operazione con una controparte estera o necessari ad assolvere richieste di Autorità estere.
Sulle fatture destinate all’esportazione in alcuni Paesi o per le packing-list, ossia documenti non fiscali in cui vengono inseriti i dati utili all’identificazione di colli o imballi, è richiesto talvolta alla Camera di Commercio l’apposizione di uno specifico timbro o visto chiamato “visto su fatture”.
È un documento attestante che i prodotti, destinati ad essere esportati in un certo Paese, sono liberamente venduti e commercializzati sul territorio italiano e/o dell’Unione Europea. Non è un’autorizzazione alla commercializzazione, ma una presa d’atto che i prodotti sono già venduti sul territorio italiano e/o dell’UE.
Può essere richiesto dalle imprese aventi sede legale o unità locale nella Provincia di Cremona, regolarmente iscritte e attive al Registro delle Imprese, relativamente a prodotti rientranti nell’attività commerciale delle medesime, che siano già in circolazione sul mercato italiano o dell’Unione Europea.
È valido sei mesi dalla data di emissione per un singolo Paese estero; se la richiesta riguarda più Stati, vengono emessi più attestati con diverso protocollo e rispettivo pagamento dei diritti di segreteria. Non vengono rilasciati attestati per Paesi dell’UE.
Le richieste di attestato devono essere presentate alla CCIAA di Cremona per via telematica con piattaforma “Cert’O“, allegando i seguenti documenti:
Il documento deve essere ritirato in originale allo sportello.
RICORDA!
L’attestato viene rilasciato dalla Camera di Commercio di Cremona in lingua italiana, con testo a fronte in lingua inglese. Qualora avessi bisogno della traduzione in altre lingue, non esitare a rivolgerti ai nostri traduttori esperti: ecco qui i nostri contatti!
La Camera di Commercio di Cremona ammette soltanto la procedura di richiesta per via telematica. Per richiedere i visti e le altre certificazioni per l’estero, le aziende dovranno, pertanto:
Maggiori informazioni circa le modalità di adesione a Telemaco, sono disponibili su questo file.
La richiesta di un qualunque tipo di visto (visto di deposito, visto su fatture, visto poteri di firma) può essere caricata sia in abbinamento ad una domanda di certificato di origine, sia singolarmente. In quest’ultimo caso, occorre selezionare la voce “Richiesta visti e autorizzazioni”.
La procedura di caricamento varia, però, in base al tipo di visto da richiedere.
Nel caso di un visto poteri di firma, i documenti da vistare potranno essere caricati online solo dopo aver apposto i seguenti elementi obbligatori:
Qualora ci fosse la necessità di vistare i documenti con firma in originale, gli stessi andranno comunque caricati online – seguendo le indicazioni sopra riportate – precisando, nelle note, “Richiesta per assolvimento diritti di segreteria; originale da vistare allo sportello“. In questo caso, sui documenti, la dicitura “Firma digitale ai sensi …..” non è necessaria, mentre si dovranno riportare:
Nel caso, invece, di un visto di deposito, il documento da vistare dovrà essere caricato in piattaforma, unitamente alla “Domanda di deposito agli atti”, firmata digitalmente dal legale rappresentante, e a una copia della carta identità di quest’ultimo.
Anche in questo caso, qualora si avesse necessità di vistare gli originali allo sportello, dovrai prima caricare la richiesta completa online per il pagamento dei diritti, specificando che la richiesta viene presentata per “l’assolvimento dei diritti dovuti e che gli originali verranno presentati allo sportello“. Allo sportello, sarà sufficiente presentare copia della schermata da cui risulti il numero di protocollo assegnato alla pratica e il pagamento dei diritti e solo gli originali dei documenti da vistare.
La CCIAA di Cremona ammette la richiesta di visti per l’estero in forma cartacea solo in casi residuali, ad esempio quando la richiesta presenta particolari caratteristiche di eccezionalità e/o urgenza oppure quando il richiedente dimostri di essere impossibilitato a utilizzare gli strumenti informatici.
In tal caso, bisognerà recarsi di persona presso l’ufficio (per indirizzo e contatti consulta il paragrafo 11), previo appuntamento da richiedere inviando una e-mail a: commercio.estero@cr.camcom.it.
L’importo dovuto è pari a € 3,00 per ogni copia vistata.
Nel caso di richieste online, il pagamento avviene esclusivamente tramite il proprio plafond su Telemaco, mentre per le richieste (residuali) inoltrate in modalità cartacea, il pagamento può essere eseguito con carta di credito o bancomat direttamente allo sportello oppure con avviso di pagamento pagoPA.
Le pratiche di richiesta inviate via e-mail o allo sportello sono evase nel giro di pochi giorni lavorativi. Il richiedente sarà avvisato della chiusura della pratica con un’e-mail di notifica inviata direttamente dal sistema (per i visti richiesti online).
I visti e gli altri documenti richiesti vengono rilasciati allo sportello (per indirizzo e contatti consulta il paragrafo 11) dal lunedì al venerdì non festivi, dalle ore 09:00 alle ore 12:00, previo appuntamento da richiedere inviando una email a: commercio.estero@cr.camcom.it.
Per il ritiro, sarà comunque necessario presentare allo sportello i documenti originali da vistare, unitamente alla stampa della schermata di “Cert’O” con l’indicazione del protocollo assegnato alla pratica. Possono procedere al ritiro anche un fattorino o un addetto aziendale, muniti di quanto detto sopra, purché nella misura di non più di due accessi a settimana e sempre e comunque dietro richiesta di appuntamento.
RICORDA!
Per la richiesta e il rilascio di altre attestazioni particolari, come ad esempio l’Attestazione di libero commercio per l’Algeria, puoi consultare questa pagina del sito ufficiale della CCIAA di Cremona.
Sì, è consentito stampare i visti e i certificati richiesti alla CCIAA di questa città lombarda utilizzando la modalità “stampa in azienda“. Tale modalità può essere attivata dalle imprese che hanno la propria sede legale nella Provincia di Cremona inviando l’apposito modulo, debitamente compilato, barrato in ogni sua parte e firmato dal legale rappresentante dell’azienda, all’indirizzo PEC: cciaa@cr.legalmail.camcom.it.
Dopo che la richiesta di visto inviata per via telematica con piattaforma “Cert’O” sarà verificata e approvata dalla Camera di Commercio, l’impresa potrà stampare il visto direttamente presso i propri uffici. Conclusa la procedura, infatti, l’impresa riceverà via e-mail e/o PEC un file .pdf a colori, contenente il visto, timbrato e firmato digitalmente dal funzionario che ha provveduto al rilascio.
Il documento dovrà essere stampato sul retro della fattura o altro documento da vidimare, utilizzando una stampante a colori, se la facciata è libera, oppure su foglio bianco, da pinzare al documento come ultima pagina.
Alcuni Paesi richiedono la legalizzazione della firma del funzionario della Camera di Commercio (ex visto UPICA) sui documenti per l’esportazione. Il visto viene apposto a richiesta dell’operatore, in aggiunta a quello camerale. Ad eseguire materialmente tale attestazione è, in genere, un funzionario camerale di grado superiore rispetto a quello che ha apposto la firma e il visto sul documento stesso.
Diversamente, quando il Paese estero fa parte della lista degli Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja 1961, per i quali è prevista l’apposizione dell’ “apostille” al posto della legalizzazione, tale adempimento dovrà essere richiesto alla Prefettura di competenza (in questo caso, la Prefettura di Cremona), anche se i documenti sono stati formati dalla Camera di Commercio.
Il costo dell’autentica è di € 3,00 per diritti di segreteria per ogni documento legalizzato, da sommare al costo di € 3,00 per il visto, da pagare in fase di richiesta tramite il proprio portafoglio digitale su Telemaco oppure con carta di credito, bancomat o PagoPA nel caso di richieste allo sportello.
RICORDA!
La legalizzazione apposta dalla Camera di Commercio, in alcuni casi, potrebbe non bastare. Alcuni Paesi Arabi, ad esempio, potrebbero richiedere che il documento vistato e legalizzato sia ulteriormente vistato da organismi intermedi (ad esempio, Joint Italian Arab Chamber).
Oppure, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti e altri, potrebbe essere ugualmente necessaria la legalizzazione (no l’apostille!) in Prefettura dal momento che i Consolati emiratini in Italia accettano solo documenti firmati da Prefettura e Procura.
Si consiglia, pertanto, di chiedere informazioni a riguardo direttamente all’Autorità estera destinataria.
Le legalizzazioni o autentiche di firma si richiedono alla Camera di Commercio di Cremona con le stesse modalità previste per gli altri visti, dunque (tranne nei rari casi in cui si può ricorrere alla modalità cartacea) utilizzando la procedura telematica con piattaforma “Cert’O” (vedi paragrafo 3).
Dato che, però, non è possibile richiedere la postilla o “apostille” su un documento stampato in azienda e privo di firma autografa, i documenti dovranno essere obbligatoriamente firmati a mano dal funzionario della Camera di Commercio e, pertanto, andranno ritirati in originale allo sportello con le modalità di rilascio di persona indicate in precedenza per tutti gli altri tipi di visti e documenti.
L’Ufficio Estero della CCIAA di Cremona si trova presso la sede centrale ubicata in Piazza Stradivari, 5.
Ecco contatti e orari di apertura dell’ufficio:
– Telefono: 0372/490312 (solo per consulenze, per richiedere appuntamenti occorre utilizzare l’indirizzo e-mail)
– E-mail: commercio.estero@cr.camcom.it
– Orari di apertura: dal lunedì al venerdì non festivi, dalle ore 9:00 alle ore 12:00
– Chiusure straordinarie: in occasione del Santo Patrono, il 13 novembre
Vi è inoltre una sede distaccata a Crema, in Via IV Novembre, 6
– Telefono: 0373/80674 (solo per consulenze)
– Orari di apertura: dal lunedì al venerdì non festivi, dalle ore 9:00 alle ore 12:00
– Chiusure straordinarie: in occasione del Santo Patrono, il 10 giugno
– Competenza territoriale: l’insieme dei Comuni della Provincia di Cremona.
In questa guida su come richiedere un visto e/o una legalizzazione alla Camera di Commercio di Cremona ti abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie per poter procedere alla richiesta anche da solo.
Qualora, invece, preferissi un contatto diretto, puoi richiedere subito una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti: non ti costerà nulla!
Ti informiamo, inoltre, che sul nostro sito trovi guide analoghe anche relative al rilascio di visti e legalizzazioni presso altre Camere di Commercio, ad esempio la Camera di Commercio di Brescia: cerca quella che ti occorre tramite il nostro motore di ricerca interno oppure inviando una e-mail a info@multilex.it.
Infine, ti ricordiamo che la Camera di Commercio di Cremona oltre ai visti e alle legalizzazioni rilascia anche:
CONTATTACI!
Se vuoi delegare dei professionisti del settore, qui trovi i nostri contatti!
Come anticipato, possiamo occuparci anche dell’eventuale e successiva traduzione.
Trova la tua pratica nella barra di ricerca e segui le nostre guide passo dopo passo per richiedere la tua pratica in autonomia
Ricerca in Multilex