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In questa guida ti spieghiamo i pochi e semplici passaggi per giurare (o asseverare) una traduzione presso il Tribunale di Palermo.
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Possiamo provvedere anche all’eventuale legalizzazione in Procura.
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La traduzione giurata è l’attestazione ufficiale della corrispondenza tra il testo di un qualsiasi tipo di documento e la traduzione di tale testo in un’altra lingua. Il giuramento della traduzione di un documento è solitamente richiesto per la sua presentazione dinanzi a una pubblica amministrazione italiana o, più raramente, dinanzi a un ente pubblico o privato straniero.
Presso il Tribunale di Palermo la traduzione può essere eseguita anche da soggetti non iscritti all’albo professionale, né in possesso di una specifica laurea o qualifica. In altre parole, chiunque, purché maggiorenne, può giurare una traduzione. Tuttavia, il traduttore non può giurare documenti intestati a sé o a parenti e affini.
Il traduttore dovrà giurare, dinanzi al cancelliere, assumendosi la responsabilità di quanto tradotto, ripetendo la seguente formula indicata anche nel verbale: “giuro di aver bene e fedelmente proceduto alle operazioni e di non aver avuto altro scopo che quello di far conoscere la verità”.
Infatti, la falsa attestazione di quanto giurato costituisce reato ai sensi del codice penale, e può determinare responsabilità di natura civile e amministrativa.
Il traduttore, prima di recarsi fisicamente in Tribunale, dovrà richiedere un appuntamento inviando una e-mail a perizietraduzioni.gdp.palermo@giustizia.it o telefonando al numero 091 742 2310.
Dalla richiesta di prenotazione al giorno dell’appuntamento trascorrerà, in media, una settimana.
L’ufficio riceve dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00.
Dopo aver ricevuto indicazioni del giorno e l’ora di prenotazione, il traduttore dovrà recarsi in tribunale, presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Palermo, Via Cavour n.60, munito di:
– documento di identità in corso di validità, patente o passaporto (i cui estremi dovranno essere indicati sul verbale di giuramento);
– testo da tradurre (può essere in copia semplice, copia autentica o in originale, e va comunque specificato);
– relativa traduzione;
– verbale di giuramento compilato (la firma va apposta davanti al cancelliere).
Tutto deve essere unito, a cura del traduttore, mediante spillatura o rilegatura, seguendo l’ordine di cui sopra.
Il Traduttore deve timbrare e firmare i fogli e le congiunzioni degli stessi a partire della congiunzione tra l’ultimo foglio del documento da tradurre e la prima pagina della traduzione e, nell’ultima pagina (prima del verbale di giuramento), deve indicare la data in cui il documento è stato redatto.
Qualora la firma del Cancelliere debba essere legalizzata o apostillata per l’estero, si dovrà procedere con un appuntamento presso la Procura della Repubblica di Palermo.
Presso il Tribunale di Palermo, il traduttore non potrà tradurre un atto da una lingua straniera ad altra lingua straniera. Dovrà prima tradurre il testo in lingua italiana e poi tradurlo nuovamente nella lingua straniera di destinazione. Per cui se, ad esempio, si vuole effettuare una traduzione dal francese all’inglese, si deve prima eseguire una traduzione dal francese all’italiano e poi realizzare una seconda traduzione dall’italiano all’inglese dello stesso testo. L’ordine da seguire per la formazione del plico sarà: testo in lingua originale, traduzione in lingua italiana, traduzione nella lingua straniera di destinazione e verbale di giuramento. Tutta la procedura verrà espletata in un unico accesso al Tribunale.
Nel caso in cui non debbano essere tradotte alcune parti del documento si deve specificare esattamente prima della traduzione quali parti non sono state tradotte.
Le parti non testuali del testo da tradurre (immagini, loghi, timbri, firme etc.) dovranno essere descritte nella traduzione collocando le relative descrizioni in corrispondenza della posizione che quelle parti hanno nel testo da tradurre.
Ecco dove si trova l'Ufficio del Giudice di Pace di Palermo presso il quale vengono giurate/asseverate le traduzioni:
Il traduttore dovrà apporre sulla prima pagina della traduzione una marca da bollo di euro 16. Inoltre, va apposta una ulteriore marca dello stesso importo ogni 100 righe (a prescindere dal numero di pagine) oppure ogni 4 facciate (anche se costituite da una riga). Nel calcolo delle pagine e delle righe va considerato anche il verbale di giuramento.
Poniamo l’esempio di una traduzione di 3 facciate di 150 righe, di cui la prima facciata ha 40 righe, la seconda 80 e la terza 30: si dovrà apporre la marca da bollo sia sulla prima facciata che sulla seconda (dove c’è la centesima riga).
Altro esempio: su una traduzione di 5 facciate di sole 99 righe (incluso il verbale di giuramento) andrà apposta la marca di euro 16,00 sia sulla prima facciata che sulla quinta.
Sul verbale di giuramento si appone sempre una marca di euro 3,92.
Ci sono casi in cui non bisogna pagare alcuna marca da bollo. Tra questi, annoveriamo le traduzioni richieste nell’ambito di procedure di adozione, borse di studio, divorzio, lavoro e previdenza. Nei casi in cui è prevista l’esenzione bisogna riportare sul verbale di giuramento gli estremi della legge che la prevede.
Se ti occorre una traduzione giurata presso il Tribunale di Palermo, non esitare a contattarci!
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