Leggi questa guida e scopri come richiedere la legalizzazione o apostille sui tuoi atti e documenti presso la Procura di Parma.
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Inoltre, sul nostro blog puoi consultare le diverse procedure (sia in Procura che in Prefettura) di legalizzazione e apostille nelle maggiori città italiane.
La legalizzazione è un procedimento attraverso cui si attesta la qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la firma su un documento e si certifica l’autenticità della firma stessa.
La procedura è molto più semplice se l’atto o il documento deve essere presentato in un Paese firmatario della Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961: in questo caso serve l’apposizione del timbro apostille, in luogo della legalizzazione.
Entrambe le attestazioni producono gli stessi effetti e possono essere apposte solo su atti e documenti pubblici e firmati in originale.
Per gli atti e documenti (prodotti in originale o copia conforme all’originale) dei notai, dei funzionari giudiziari e dei cancellieri la competenza è della Procura di Parma se il notaio o l’ufficio giudiziario cui appartiene il funzionario o cancelliere hanno sede nel relativo circondario.
Per tutte le altre tipologie di atti e documenti (certificati anagrafici, scolastici ecc.) la competenza è della Prefettura di Parma.
Infine, alla Camera di Commercio compete l’apposizione della legalizzazione sui propri atti e documenti. Mentre, se gli stessi devono essere apostillati, la competenza rimane della Prefettura.
A Parma, per richiedere la legalizzazione o apostille devi recarti presso la Procura della Repubblica, senza appuntamento, dalle ore 12:00 alle ore 12:30, dal lunedì al venerdì, e depositare gli atti e documenti da legalizzare o apostillare.
Una volta arrivato allo sportello dovrai mostrare un documento di riconoscimento e dovrai specificare il Paese in cui gli atti devono essere presentati.
Nel caso in cui volessi delegare un terzo non occorre alcuna delega scritta: il delegato dovrà semplicemente mostrare un proprio documento di riconoscimento.
Sarà il funzionario, in base al carico di lavoro dell’Ufficio, a dirti se ripassare in un secondo momento o attendere qualche minuto per il rilascio a vista.
Anche se la richiesta di legalizzazione o apostille non prevede costi devi sapere che, se devi produrre l’atto in un Paese in cui è necessaria la legalizzazione consolare, oltre a recarti presso il Consolato dello Stato straniero presente sul territorio italiano, dovrai affrontare le relative spese consolari.
La legalizzazione e l’apostille non sono necessarie in alcuni casi previsti da norme e accordi internazionali. Tra i tanti, ecco alcuni esempi:
– per la Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987, sono esenti da legalizzazione e Apostille gli atti e documenti pubblici formati in Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Italia e Lettonia, nei rapporti tra tali Paesi.
– ai sensi del Regolamento (UE) 2016/1191, gli atti e documenti pubblici rilasciati da uno Stato membro e da far valere in uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, e riguardanti: la nascita, l’esistenza in vita, il decesso, il nome,il matrimonio, divorzio, le unioni registrate, lo scioglimento di un’unione registrata, la separazione legale o l’annullamento di un’unione registrata, la filiazione, l’adozione, il domicilio e/o la residenza, la nazionalità, l’assenza di precedenti penali, il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni amministrative e alle elezioni del Parlamento europeo;
– gli atti e documenti rilasciati dalle Ambasciate e dai Consolati dei seguenti Paesi, da far valere in uno degli altri Paesi aderenti alla Convenzione di Londra del 7 giugno 1968, cioè: Austria, Belgio, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica di Moldavia, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia.
Speriamo di esserti stati d’aiuto! Se vuoi chiedere qualche altra informazione o vuoi che un membro del nostro team sbrighi per te questa pratica presso la Procura di Parma, contattaci.
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