Trascrizione di un atto di morte estero in Italia

Se devi richiedere la trascrizione di un atto di morte estero in Italia, ti consigliamo di leggere questa guida. Se devi avanzare questo tipo di richiesta in una città nello specifico, consulta il nostro motore di ricerca e troverai articoli sulle principali città italiane.

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1. Di cosa si tratta

Trascrivere un decesso avvenuto all’estero nei registri di Stato civile è la condizione necessaria per far valere in Italia la morte. L’atto di morte viene registrato  nel Comune di residenza o di iscrizione AIRE del defunto.

Di regola, il consolato italiano all’estero (nel Paese dove è avvenuto il decesso) trasmette telematicamente l’atto di morte formato all’estero affinché si attui la trascrizione presso lo Stato Civile del Comune italiano di residenza o di iscrizione AIRE del defunto.

In assenza di trasmissione consolare dell’atto di morte, o anche nel caso di decesso di un cittadino straniero, chiunque abbia interesse alla trascrizione dell’atto di morte può fare richiesta al Comune di residenza.

2. Quali documenti occorre presentare

La documentazione necessaria ai fini di questa richiesta è la seguente:

– l’atto di morte in originale o copia conforme dello stesso;

Nella maggior parte dei casi, l’atto deve essere legalizzato o apostillato (se non vi è esenzione) e accompagnato dalla traduzione giurata in italiano. Inoltre, vi possono essere alcuni documenti ulteriori che possono variare da Consolato a Consolato. Quindi, noi ti consigliamo di metterti in contatto con l’autorità consolare italiana competente e verificare le regole previste per l’inoltro di tale richiesta.

Ci sono alcune esenzioni per cui la legalizzazione o apostille sul documento pubblico estero non è necessaria. Tra le tante:

– in base alla Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987, per gli atti e documenti pubblici prodotti e da far valere tra gli Stati aderenti, cioè Belgio, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Italia e Lettonia;

– per gli atti e i documenti rilasciati dalle Ambasciate e/o Consolati dei Paesi aderenti alla Convenzione di Londra del 7 giugno 1968 e da far valere negli Stati aderenti alla medesima Convenzione, cioè Austria, Grecia, Malta, Portogallo, Svezia, Cipro, Irlanda, Italia, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Turchia, Germania, Lussemburgo, Polonia e Spagna;

– ai sensi del Regolamento (UE) 2016/1191, per gli atti e documenti pubblici comunitari riguardanti la morte e le rispettive copie autentiche, da far valere negli Stati membri dell’Unione Europea.

– la copia del documento di riconoscimento dell’intestatario dell’atto.

3. Come avanzare la richiesta in Italia

Per l’inoltro dell’istanza, le regole possono essere diverse in base al Comune presso il quale si intende avanzare la richiesta di trascrizione. Infatti, in alcuni Comuni (come quello di Napoli) questo tipo di richiesta può essere inoltrata solo attraverso l’autorità consolare italiana presente nel Paese estero dove è avvenuto il decesso, che si occuperà della trasmissione in Italia affinché si attui la trascrizione nei Registri di Stato Civile del Comune di residenza.

Mentre, altri Comuni accettano la presentazione dell’istanza anche all’Ufficio dedicato del Comune di residenza o iscrizione AIRE del defunto, da chiunque abbia interesse.

4. Quanto costa

Di norma, questo servizio non prevede costi. Bisogna contattare il Comune di competenza per verificare le modalità di richiesta e i relativi costi. Ove si scelga (e ciò sia consentito dal Comune di competenza) di procedere per via consolare, sarà il Consolato di competenza ad indicare gli eventuali costi.

Noi ti salutiamo: ricordati che puoi sempre decidere di delegarci e non dovrai muovere un dito!

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