Legalizzazione e apostille per il Cile

Devi legalizzare un documento pubblico rilasciato in Italia per il Cile? La prima cosa da sapere è che questo Paese dell’America Latina appartiene alla lista di Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961. Puoi ricorrere, pertanto, alla legalizzazione semplificata con “apostille”

Se non sai di cosa si tratta, in questa guida trovi tutte le informazioni che servono per svolgere questa procedura nel modo più corretto possibile.

Qualora, invece, volessi ricevere supporto diretto, richiedi la nostra consulenza telefonica gratuita di 15 minuti. Uno dei nostri esperti risponderà a tutte le tue domande senza che tu debba pagare niente!

NOTA BENE!

Se, infine, non volessi proprio fare da solo, puoi affidare a noi l’intera procedura: ecco a te i nostri contatti!

1. Cos’è l’apostille

Andiamo subito a vedere cosa si intende per “apostille” o “postilla”. Questa non è che una procedura di legalizzazione semplificata che viene utilizzata, laddove consentito, in sostituzione della procedura standard di doppia legalizzazione nazionale e consolare. 

Consiste, di fatto, in un timbro apposto su un atto o documento pubblico in originale rilasciato dalle autorità competenti del Paese interessato e conferma l’autenticità della firma, del sigillo o del timbro presenti sul medesimo atto o documento, rendendo quest’ultimo valido per l’utilizzo anche presso il Paese straniero destinatario, in questo caso il Cile.

RICORDA!

L’apostille può essere apposta solo su atti originali con firma autografa, non su documenti rilasciati in formato digitale o su fotocopie. 

Inoltre, dato che i documenti pubblici rilasciati in Italia (ad esempio: Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti, Certificati, Estratti e Copie integrali di atti di nascita e di matrimonio) hanno generalmente una validità di 6 mesi dalla data di rilascio, prima di richiedere l’apostille è preferibile verificare la validità dell’atto per evitare di perdere soldi e tempo perché i documenti scaduti non possono più essere apostillati. 

2. Dove si richiede l’Apostille per atti rilasciati in Italia e destinati al Cile

L’apostille per il Cile, così come per tutti gli altri Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja, è rilasciata dalla Procura o Prefettura territorialmente competente in base all’area in cui il documento è stato redatto. Solo per atti emessi da autorità centrali, come il Ministero della Salute e l’AIFA, l’apostille può essere apposta presso qualsiasi Prefettura d’Italia.

Non puoi, però, scegliere in maniera arbitraria tra Procura/Prefettura, in quanto la competenza dipende dal tipo di atto da legalizzare. Vengono, infatti, apostillati dalla Procura della Repubblica:

  • Tutti gli atti giudiziari, come ad esempio sentenze, Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti.
  • Gli atti notarili e quelli provenienti dagli archivi notarili.
  • Le traduzioni giurate o asseverate in Tribunale o davanti a un Notaio.

Tra gli atti che possono, invece, essere apostillati in Prefettura ci sono:

  • I certificati anagrafici e di stato civile.
  • I certificati scolastici e universitari (in alcuni casi, per il diploma, la pagella o altri documenti attestanti la carriera scolastica, prima della legalizzazione in Prefettura, potrebbe essere necessario apporre il visto del Provveditorato agli Studi/Ufficio Scolastico Regionale).
  • I documenti della Camera di Commercio e quelli emessi dalle ASL, dal Ministero della Salute, dall’AIFA, dalle Diocesi, etc.

 

NOTA BENE!

La Repubblica del Cile ha implementato anche il rilascio in formato digitale dei documenti elettronici emessi dal Ministero dell’Istruzione, delle traduzioni elettroniche rilasciate dal Ministero degli Affari Esteri, della Delibera di Autorizzazione al Trasporto Internazionale delle Salme nonché l’apposizione dell’apostille digitale o “e-Apostille”.

3. Cosa fare prima di chiedere l'apostille su un documento pubblico

Prima di chiedere l’apostille, è fondamentale controllare che la firma del funzionario che ha autenticato l’atto sia effettivamente registrata presso la Procura o la Prefettura competente. Per accertartene, puoi chiedere direttamente al firmatario oppure inviare una email con la richiesta direttamente all’organo competente per l’apostille.

La firma presente sul documento deve, inoltre, corrispondere il più possibile a quella depositata presso l’organo competente. In caso di firma con grafia fortemente difforme da quella depositata, il pubblico ufficiale incaricato di apporre l’apostille potrebbe rifiutarsi di procedere o aver bisogno di fare ulteriori verifiche, dilatando ulteriormente i tempi necessari per il processo.

Tieni, infine, presente, che si possono apostillare solo gli atti pubblici. Qualora avessi bisogno di legalizzare un atto privato per il Cile, se l’ente cileno destinatario te lo consente, puoi:

  1. Far emettere una copia conforme o “copia autentica” dell’atto privato da un pubblico ufficiale, come un Notaio o un funzionario comunale. In questo modo, il documento, anche se privato, diventa una copia “pubblica” che può essere apostillata.
  2. Far apostillare la copia stessa dell’atto presso l’autorità competente: in Procura se la copia è stata autenticata da un Notaio, oppure in Prefettura se la copia è stata autenticata da un ufficiale del Comune.

RICORDA!

Nel caso di atti firmati da notai deceduti o in pensione, potrebbe non essere più possibile apporre l’apostille. Procedi, dunque, in questo modo: estrai l’atto dall’Archivio Notarile e fallo firmare da un funzionario dell’Archivio, la cui firma sia registrata presso la rispettiva Procura competente. Solo dopo questo passaggio sarà di nuovo possibile procedere con l’apostille.

4. Posso mettere l'apostille in Italia su documenti provenienti dalla Repubblica del Cile?

No, non è consentito mettere l’apostille in Italia su un atto pubblico rilasciato da un ente cileno, a meno che non si tratti di Ambasciate e Consolati di questo Paese in Italia. In tal caso, però, la procedura di legalizzazione ammessa non è l’apostille, ma la “legalizzazione prefettizia”.

Per procedere alla legalizzazione di un documento emesso sul territorio di questo Paese del Sud America, occorre fare riferimento alle autorità locali designate così come descritto in questa pagina del sito della Convenzione dell’Aja redatta in lingua inglese o in lingua francese

NOTA BENE!

Nel caso di documenti rilasciati da Ambasciate e Consolati Cileni in Italia per i quali è richiesta la legalizzazione prefettizia, è preferibile che il documento sia stato emesso in italiano o su modello bilingue (italiano-spagnolo). Non sai come fare? Possiamo occuparcene noi: contattaci!

5. Ambasciata e Consolati Cileni in Italia

In questo paragrafo, riportiamo le informazioni presenti nella lista delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia, pubblicata e costantemente aggiornata dal sito del nostro Ministero Italiano degli Esteri.

Ecco quali sono, attualmente, le Rappresentanze Diplomatiche Cilene presenti in Italia:

– Sezione consolare dell’Ambasciata di Roma

– Consolato generale di Milano

  • Indirizzo: Via Ricasoli, 2 
  • Telefono: 02/76016070 
  • E-mail: cilecg1@consolatogeneraledelcile.it
  • Orari: dal lunedì al venerdì 09:00–12:30
  • Circoscrizione: Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte

– Consolato onorario di Bari

– Consolato onorario di Bologna

– Consolato onorario di Firenze 

– Consolato onorario di Genova 

– Consolato onorario di Napoli

– Consolato onorario di Palermo

– Consolato onorario di Torino

– Consolato onorario di Trento

– Consolato onorario di Trieste

– Consolato onorario di Venezia

– Consolato onorario di Vicenza

NOTA BENE!

Qualora volessi recarti presso la sede di un’Ambasciata o di un Consolato cileno in Italia, ricorda che, in occasione di festività nazionali (18 settembre), alcuni servizi potrebbero essere sospesi.

6. Traduzione dei documenti apostillati per la Cile

Dopo essere stati apostillati, gli atti formati in Italia e da utilizzare in Cile potrebbero aver bisogno di essere tradotti in lingua spagnola.

Per evitare traduzioni inutilizzabili, chiedi direttamente all’ente cileno destinatario che tipo di traduzione occorra tra traduzione giurata o asseverata in Tribunale o dinanzi a un Notaio oppure traduzione certificata, oppure traduci il documento direttamente in questo Paese Sudamericano, dopo averlo apostillato o legalizzato in Italia.

RICORDA!

Se non hai sufficienti informazioni su come procedere alla traduzione, possiamo prendere in carico noi l’intero procedimento: ecco dove puoi contattarci!

7. Conclusioni

Ora hai tutti gli strumenti per occuparti da solo della legalizzazione e apostille di atti italiani destinati al Cile e viceversa. Se, però, avessi ancora qualche dubbio, puoi richiedere una consulenza telefonica di 15 minuti. Come anticipato, non ti sarà addebitato alcun costo! 

Sul nostro blog sono, inoltre, disponibili guide specifiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille in diverse Procure e Prefetture d’Italia nonché per tanti altri Paesi stranieri oltre al Cile. Utilizza il nostro motore di ricerca interno per trovare quella che ti interessa!

Qualora non trovassi la guida di cui hai bisogno, scrivici a info@multilex.it e ti daremo noi le informazioni necessarie per svolgere questa procedura nella Procura/Prefettura territorialmente competente per il documento che hai bisogno di apostillare.

CONTATTACI!

Vuoi che qualcuno si occupi di apostillare per te uno o più documenti destinati al Cile? Lo facciamo noi! E possiamo anche occuparci di realizzare la successiva traduzione.

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