Legalizzazione e apostille per la Corea del Sud

Se devi legalizzare o “apostillare” dei documenti pubblici rilasciati in Italia per utilizzarli presso un ente pubblico, un Consolato o un’Ambasciata della Corea del Sud e non sai come fare, noi ti forniamo tutto il supporto che serve.

Questa è, infatti, una guida passo dopo passo su come fare a legalizzare/apostillare un atto per questo Paese dell’Asia Orientale. Mettiti comodo e continua a leggere!

NOTA BENE!

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Uno dei nostri esperti ti spiegherà, in 15 minuti, tutto quello che c’è da fare per la legalizzazione e apostille di atti per la Corea del Sud. 

In alternativa, puoi affidare a noi la procedura: in tal caso, penseremo a tutto noi! Ecco a te i nostri contatti.

1. Convenzione dell’Aja e apostille

Iniziamo con vedere cosa significa “apostille” qualora già non lo sapessi. La Repubblica di Corea o Corea del Sud (da non confondere con la Repubblica Popolare di Corea o Corea del Nord), come l’Italia, ha aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961, che ha introdotto, per tutti i Paesi aderenti, l’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri. 

Per autenticare un documento da destinare a un Paese aderente diverso da quello di emissione del documento, non è più dunque necessario procedere con la doppia legalizzazione nazionale e consolare, ma è sufficiente ricorrere alla legalizzazione con apostille.

Di cosa si tratta? Come spiegato nel link, è una procedura che prevede semplicemente l’apposizione, sull’atto da autenticare, di timbro e firma da parte di un pubblico ufficiale. 

In questo modo, viene riconosciuta e confermata la firma di chi ha emesso, in Italia, il documento (ma non il suo contenuto!), riconoscendone, così, la sua validità anche all’Estero, in questo caso in Corea del Sud. 

RICORDA!

Molti dei documenti pubblici rilasciati in Italia (es.: Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti, Certificati, Estratti e Copie integrali di atti di nascita e di matrimonio e così via) hanno una validità di 6 mesi dal rilascio. 

Prima di richiedere l’apostille, è, dunque, consigliato di verificare la data di scadenza dell’atto, per evitare inutili perdite di tempo e di denaro. 

2. Dove si richiede l’apostille per la Corea del Sud

L’apostille per atti da destinare alla Corea del Sud o ad altri Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja è apposta dalla Procura o dalla Prefettura territorialmente competenti rispetto all’area in cui il documento è stato formato. Soltanto gli atti e documenti emessi da autorità centrali come il Ministero della Salute e l’AIFA sono apostillati indifferentemente in tutte le Prefetture d’Italia.

È il tipo di atto da autenticare a stabilire se occorra rivolgersi alla Procura o alla Prefettura. In particolare, sono di competenza della Procura della Repubblica:

  • Tutti gli atti giudiziari quali sentenze, Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti e tutti gli altri atti provenienti da funzionari appartenenti al Ministero della Giustizia;
  • Le traduzioni giurate o asseverate in Tribunale o dinanzi a un Notaio;
  • Gli atti notarili e quelli provenienti dagli archivi notarili.

Possono, invece, essere apostillati in Prefettura gli atti rilasciati dai Comuni e dagli altri enti non di competenza della Procura quali, ad esempio:

  • I certificati anagrafici e di stato civile;
  • I certificati scolastici e universitari;
  • I documenti della Camera di Commercio;
  • Quelli emessi dalle ASL, dal Ministero della Salute, dall’AIFA, dalle Diocesi, etc.

 

NOTA BENE!

Per il diploma, la pagella o altri documenti attestanti il titolo di studio o la carriera scolastica, prima della legalizzazione in Prefettura potrebbe essere richiesto anche il visto del Provveditorato agli Studi/Ufficio Scolastico Regionale.

3. Cosa fare prima di chiedere l'apostille su un documento pubblico

L’apostille, o “postilla”, come abbiamo visto ha la funzione di autenticare la firma del pubblico ufficiale che ha rilasciato l’atto. Viene apposta, pertanto, solo su documenti firmati in originale, non su fotocopie e neppure su documenti rilasciati in formato digitale che non sono provvisti di firma a penna.

È, inoltre, molto importante, per evitare lungaggini, che la firma del pubblico ufficiale che ha autenticato l’atto sia simile a quella che lo stesso funzionario ha registrato alla Prefettura o Procura della Repubblica di competenza. In caso di difformità, infatti, il funzionario che deve apporre l’apostille potrebbe rifiutarsi di procedere o aver bisogno di confrontarsi direttamente col firmatario, dilatando i tempi.

A tale scopo, occorre anche assicurarsi che il firmatario abbia effettivamente registrato la firma in Prefettura/Procura, chiedendo direttamente all’interessato oppure (opzione consigliata, ma più macchinosa) inviando una richiesta via e-mail all’organo di riferimento. 

Qualora, infine, l’atto fosse firmato da un notaio deceduto o in pensione, potrebbe essere necessario estrarlo dall’Archivio Notarile e farlo firmare anche da un funzionario dell’Archivio con firma registrata nella rispettiva Procura di competenza, dopodiché procedere con la procedura di apostille.

RICORDA!

L’atto da apostillare è una copia conforme e non il documento originale? Come prima cosa, andrà apostillata la copia poi si procederà alla legalizzazione della firma di chi ha provveduto ad autenticare la stessa! 

4. Cosa fare se il documento non è legalizzabile/apostillabile

L’apostille può essere posta solo su atti pubblici, non riguarda dunque gli atti privati, per i quali è possibile, però, procedere con questo escamotage:  

  • Esegui, presso un pubblico ufficiale quale un Notaio o un funzionario comunale, una copia conforme o “copia autentica” dell’atto privato da apostillare. In questo modo, il documento privato si “trasforma” in una copia “pubblica” che, a differenza dell’atto originario, può essere apostillata;
  • Procedi a questo punto con la legalizzazione della copia con apostille in Procura (se la copia è fatta dinanzi a Notaio) oppure in Prefettura (se la copia è fatta dinanzi a un ufficiale del Comune) come per un qualunque altro atto pubblico.

NOTA BENE!
Tale procedura non è sempre accettata, pertanto è bene chiedere prima all’ente destinatario sudcoreano se una legalizzazione fatta su copia, in uno dei due modi sopra descritti, può essere accolta.

5. Posso mettere l'apostille in Italia su documenti provenienti dalla Repubblica di Corea?

Non è possibile in alcun modo legalizzare con apostille in Italia un atto pubblico rilasciato in Corea del Sud e destinato all’Italia ma, come per tutti gli altri Paesi, occorre fare riferimento alle autorità locali designate, vale a dire:

  •  Ministero degli Affari Esteri (per documenti amministrativi)
  • Ministero della Giustizia (per documenti provenienti da un’autorità o da un funzionario collegato alle corti o ai tribunali dello Stato, compresi quelli provenienti da un pubblico ministero, da un cancelliere o da un ufficiale giudiziario, atti notarili e certificati ufficiali che vengono apposti su documenti firmati da persone a titolo privato, come i certificati ufficiali che attestano la registrazione di un documento o il fatto che esisteva ad una certa data e le autentiche ufficiali e notarili di firme);
  • Amministrazione del Tribunale Nazionale;
  • Agenzia coreana d’Oltremare (dal 16 maggio 2023).

Dato che i riferimenti e le procedure possono variare nel tempo, ecco qui la pagina in lingua inglese o, se preferisci, la medesima pagina in francese con tutte le informazioni che servono (indirizzi, numeri di telefono, e-mail, ecc.) per la legalizzazione di atti e documenti formati in Corea del Sud da destinare all’Italia.

Gli atti e documenti consolari rilasciati in Consolati e Ambasciate Coreane in Italia necessitano, invece, di legalizzazione prefettizia in Italia.

RICORDA!

Per agevolare la procedura di legalizzazione di un documento coreano rilasciato da un’Ambasciata, è preferibile che sia emesso in italiano o su modello bilingue (italiano-coreano). 

6. Ambasciata e Consolati della Corea del Sud in Italia

Come riportato in questa lista delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia, che è costantemente aggiornata dalla Farnesina, in Italia sono attive le seguenti Rappresentanze Diplomatiche per la Repubblica di Corea o Corea del Sud:

– Sezione consolare dell’Ambasciata di Roma

  • Indirizzo: Via B. Oriani, 30 
  • Telefono: 06-802461 
  • E-mail: consul-it@mofa.go.kr
  • Orari: dal lunedì al venerdì 09:30–12:00 e 14:00–16:30
  • Circoscrizione: tutto il territorio della Repubblica Italiana

– Consolato generale di Milano 

  • Indirizzo: Piazza Cavour, 3 (IV piano) 
  • Telefono: 02-29062641 
  • E-mail: milano@mofa.go.kr
  • Orari: dal lunedì al venerdì 09:00–12:00 e 14:00–18:00
  • Circoscrizione: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna

– Consolato onorario di Firenze

– Consolato onorario di Genova

  • Indirizzo:  Via Corsica, n.9/2B, c/o TP Service – Studio Associato Salvatore Lapolla e Carlo Cavalleri i
  • Telefono: 010-5455511
  • E-mail: korea.consolato.genova@gmail.com
  • Circoscrizione: Liguria

– Consolato onorario di Napoli:

– Consolato onorario di Palermo

NOTA BENE!

Qualora dovessi recarti presso la sede di un’Ambasciata o di un Consolato sudcoreani in Italia, ricordati che nei giorni di festività nazionali (3 ottobre) alcuni servizi potrebbero non essere garantiti.

7. Traduzione dei documenti apostillati per la Corea del Sud

È possibile che gli atti formati in Italia da utilizzare in Corea del Sud, dopo essere stati apostillati, debbano anche essere tradotti nella lingua maggiormente utilizzata in questo Paese dell’Asia Orientale, vale a dire il coreano.

Potrebbe inoltre rendersi necessario legalizzare anche la traduzione dell’atto avvalendoti della traduzione giurata (o asseverata) in Tribunale o dinanzi a un Notaio oppure della traduzione certificata

Possiamo occuparci anche di questo: contattaci!

RICORDA!

Al fine di evitare traduzioni inutilizzabili, è consigliabile chiedere all’ente coreano destinatario che tipo di traduzione occorre realizzare (asseverata o certificata), oppure tradurre il documento direttamente in Corea dopo averlo apostillato. 

8. Conclusioni

Ora hai una panoramica chiara e dettagliata su come fare a legalizzare/apostillare documenti pubblici italiani destinati alla Repubblica di Corea. Qualora, però, ti servisse di sapere altro, puoi richiedere una consulenza telefonica di 15 minuti. Non ti verrà addebitato alcun costo! 

Sul nostro blog sono, inoltre, disponibili guide specifiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille in diverse Procure e Prefetture d’Italia nonché per tanti altri Paesi stranieri. Utilizza il nostro motore di ricerca interno per trovare quella che ti interessa. 

Qualora non la trovassi, scrivici a info@multilex.it e ti daremo noi le informazioni necessarie per svolgere questa procedura nella Procura/ Prefettura territorialmente competente per il documento che hai bisogno di apostillare.

CONTATTACI!

Vuoi che qualcuno si occupi di apostillare per te uno o più documenti per la Corea del Sud? Non c’è problema: lo facciamo noi! E possiamo anche occuparci di tradurli.

Compila il modulo presente in questa pagina: sarai ricontattato quanto prima da uno degli esperti che abbiamo nel nostro team.

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