Visti e legalizzazione alla Camera di Commercio di Bari

Se devi inoltrare la richiesta di un visto e/o di legalizzazione su un documento commerciale alla Camera di Commercio (CCIAA) di Bari, non puoi non leggere questo articolo.

Non vuoi o non puoi sbrigare questa pratica da solo? Qui trovi i nostri contatti! Possiamo occuparci anche dell’eventuale e successiva traduzione  legalizzata, certificata o giurata.

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1. Cos’è il visto?

Il visto è un’attestazione grazie alla quale si effettua un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario (legale rappresentante o titolare dell’impresa), sulla base di quanto risulta dalla visura camerale e la cui capacità di firma deve risultare dal Registro Imprese della Camera di Commercio di competenza.

Il visto può essere apposto su fatture o dichiarazioni rese dalle imprese, attestazioni tecniche, documenti utili per avviare rapporti commerciali con l’estero (ad esempio, procure, mandati di rappresentanza in Paesi esteri, dichiarazioni e attestazioni per partecipare a bandi e gare internazionali).

Devi sapere che quest’attestazione non può essere apposta su atti e documenti contenenti cenni discriminatori verso altri Stati o dichiarazioni che non coincidono con l’origine certificata nel certificato di origine né su lettere di invito in Italia a favore di cittadini di paesi terzi.

2. Diverse tipologie di visti

2.1. Visto di deposito

Con il visto di deposito si certifica che una copia del documento su cui si richiede il visto è agli atti della Camera di Commercio. Viene richiesto per concludere operazioni con l’estero e va apposta esclusivamente su documenti da valere all’estero emessi da Organismi o Enti ufficiali (ad esempio, ASL, Istituti Nazionali di Certificazione, Organismi internazionali).

2.2. Visto dei poteri di firma

Consiste in un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario come legale rappresentante dell’impresa.

Viene apposto su dichiarazioni rese su carta intestata dell’impresa dal legale rappresentante o da un procuratore, sulla base delle informazioni risultanti dagli atti depositati nel Registro delle Imprese. Una copia del documento vistato è conservata agli atti.

Può essere richiesto sugli atti utili ad instaurare relazioni commerciali con l’estero e a perfezionare operazioni con clienti esteri o anche per assolvere richieste di Autorità estere.

3. Come avanzare la richiesta di visto

La richiesta del visto deve essere avanzata tramite la piattaforma Cert’O, con opzione stampa in azienda.

I documenti da vistare devono essere allegati alla pratica telematica muniti di firma digitale del legale rappresentante o del procuratore.

Per utilizzare Cert’O devi essere in possesso di un dispositivo di firma digitale, devi registrarti al sito web registroimprese.it (consulta la guida) e devi aver aderito al servizio stampa in azienda.

Tuttavia, se il Paese estero destinatario ha esplicitamente richiesto che la Camera firmi e timbri in originale i documenti, l’impresa deve prima trasmettere la richiesta telematica, specificando nelle note la necessità di vistare in originale il documento.

Nei giorni e orari consentiti (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle ore 12:30) potrai recarti presso l’ufficio (primo piano), senza appuntamento, ed esibire l’originale del documento per l’apposizione del visto.

Il costo per ogni visto è di euro 3,00. Il pagamento deve essere effettuato attraverso il conto “Diritti” di registroimprese.it. Al momento dell’invio clicca su “Conferma” e “Invia”; il sistema tratterrà in automatico, sul tuo conto, la cifra per il pagamento.

4. In cosa consiste la legalizzazione di firma (ex visto UPICA)?

La legalizzazione (ex visto UPICA) serve ad attestare la qualità legale del Pubblico Ufficiale (in questo caso il funzionario camerale) che ha apposto la propria firma su un documento, ed anche l’autenticità della firma stessa.

Devi avanzare la richiesta di legalizzazione (ex visto UPICA) alla Camera di Commercio di Bari se si tratta di atti e documenti formati dalla Camera di Commercio stessa.

Se si tratta, invece, di atti e documenti destinati a Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja 1961 (per i quali serve l’apposizione dell’apostille in luogo della legalizzazione), devi avanzare la tua richiesta alla Prefettura di Bari, anche se i documenti sono della Camera di Commercio.

5. Richiesta di legalizzazione

Puoi richiedere la legalizzazione attraverso la procedura telematica, se si tratta di documenti vistati, e passare allo sportello (senza appuntamento) dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle ore 12:30. Per ottenere il visto di legalizzazione della firma (ex Upica), nella pratica telematica occorre compilare sia la casella “visti” sia la casella “autentiche” in corrispondenza del documento da vistare e legalizzare.

Se si tratta di documenti non vistati, invece, recati direttamente allo sportello (sempre dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:30 alle ore 12:30).

Il costo è sempre di euro 3,00  e va effettuato allo sportello con carta di credito o bancomat (per i documenti non vistati) o online (per i documenti vistati).

Se vuoi delegare dei professionisti del settore, qui trovi i nostri contatti! Possiamo occuparci anche dell’eventuale e successiva traduzione legalizzata, certificata o giurata.

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