Qualora avessi bisogno di fare la legalizzazione e apostille per Eswatini (che fino al 2018 si chiamava Swaziland) in questa guida trovi tutto quello che serve.
La prima cosa da sapere è che questa piccola Monarchia dell’Africa Meridionale ha aderito, come l’Italia, alla Convenzione dell’Aja del 1961. Questo vuol dire che, a partire dalla data di sottoscrizione dell’accordo (6 settembre 1968), per la legalizzazione di atti pubblici rilasciati in Italia e destinati a enti swazi e viceversa non è necessario ricorrere alla doppia legalizzazione nazionale e consolare, ma, al suo posto, puoi ricorrere alla legalizzazione semplificata con “apostille”.
NOTA BENE!
Preferisci affidare la procedura a un esperto? Contattaci e saremo lieti di aiutarti! Qualora, invece, avessi solo bisogno di chiarirti qualche dubbio, non esitare a richiedere la nostra consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.
L’apostille serve ad autenticare non il contenuto o la veridicità del documento apostillato, ma la firma e la qualità del firmatario e del sigillo o timbro presenti sull’atto stesso, rendendolo così valido anche per il Paese Estero destinatario (in questo caso, il Regno di Eswatini).
Dal punto di vista pratico, consiste nella semplice apposizione, sul documento pubblico da legalizzare, di un timbro (o, in alcuni casi, di un contrassegno digitale) da parte di un pubblico ufficiale.
L’apostille si può utilizzare solo per apostillare atti e documenti pubblici non scaduti, che siano anche stati firmati da un pubblico ufficiale, la cui firma sia stata preventivamente registrata presso la Procura o la Prefettura territorialmente competente.
Perché l’atto sia valido per l’apostille, occorre anche che la firma sia il più possibile corrispondente a quella che il funzionario firmatario ha depositato in Procura o Prefettura. In caso di firma non corrispondente, infatti, il pubblico ufficiale incaricato di mettere l’apostille potrebbe rifiutarsi di procedere e dover fare delle previe verifiche.
Non sono, invece, apostillabili:
Qualora dovessi legalizzare atti non apostillabili destinati a Eswatini come, ad esempio, un atto privato oppure un atto che non firmato da un pubblico ufficiale la cui firma sia registrata in Procura o in Prefettura, puoi ricorrere a questo espediente in due passaggi:
RICORDA!
Dal momento che questa procedura non è accettata da tutti, prima di procedere, rivolgiti all’ente swazi destinatario per sapere se un atto apostillato in questo modo possa essere ritenuto valido oppure no.
In Italia l’apostille si richiede alla Procura o alla Prefettura competente in base all’area territoriale in cui il documento è stato formato. Per aiutarti a comprendere a quale dei due organi rivolgerti in base al tipo di atto che devi apostillare, puoi consultare lo schema che segue.
Rivolgiti alla Procura per apostillare:
Rivolgiti, invece, alla Prefettura per:
NOTA BENE!
Poiché ci occupiamo anche di questo, sul nostro sito trovi altre guide pratiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille per la maggior parte delle Procure e Prefetture d’Italia, nonché per tanti altri Paesi del mondo, oltre a Eswatini (ex Swaziland).
Per trovare ciò di cui hai bisogno, inserisci all’interno del nostro motore di ricerca interno: “Legalizzazione Procura (o Prefettura) + [nome di città]” oppure “Legalizzazione + [nome del Paese]” oppure, in modo ancora più semplice, inviaci una e-mail a info@multilex.it.
La legalizzazione di un documento pubblico è consentita solo nel Paese di origine dell’atto. Pertanto, non è concesso apostillare in Italia atti rilasciati da un ente swazi e viceversa.
L’apostille su documenti rilasciati da un ente del Regno di Eswatini e destinati all’Italia può essere apposta, quindi, solo dalle autorità locali designate: qualora volessi saperne di più, consulta questa pagina del sito ufficiale della Convenzione dell’Aja redatta sia in lingua inglese, sia in lingua francese.
RICORDA!
Solamente gli atti rilasciati da agenti diplomatici e consolari di Eswatini su suolo italiano (vedi paragrafo successivo) possono essere legalizzati nel nostro Paese.
In tal caso, però, la procedura da seguire non è l’apostille, ma quella detta di “legalizzazione prefettizia” ed è preferibile che i documenti siano emessi in italiano oppure su modello bilingue italiano-inglese o italiano-swati.
Nel nostro Paese c’è una sola sede consolare di questo Stato dell’Africa Meridionale e si trova in Via del Corso, 262 a Roma. Ecco quali sono i contatti: Telefono: 06 6786481 – Fax: 06 6796203.
Gli atti rilasciati in Italia e destinati ad Eswatini, dopo essere stati provvisti di apostille, andranno molto probabilmente tradotti in inglese o in lingua swati, che sono le due lingue ufficiali del Regno.
Le tipologie di traduzione richieste per l’estero sono due: la traduzione giurata o asseverata e la traduzione certificata. Per non sbagliare, chiedi all’ente swazi destinatario quale delle due sia necessaria oppure traduci il documento già apostillato direttamente sul posto.
NOTA BENE!
In alternativa, puoi rivolgerti a dei traduttori esperti come quelli che abbiamo nella nostra squadra!
Ecco arrivati alla fine di questa guida su come fare la legalizzazione e apostille di atti e documenti rilasciati in Italia per il Regno di Eswatini (ex Swaziland) e viceversa.
Hai qualche altra domanda da fare? Non esitare a richiedere la nostra consulenza telefonica di 15 minuti. Non ti verrà addebitato nessun costo e potrai chiederci tutto quello che vuoi.
CONTATTACI!
Qualora volessi affidare a un esperto la legalizzazione e apostille di uno o più documenti italiani da destinare a enti swazi o viceversa, chiedi a noi! Possiamo anche occuparci della traduzione.
Compila il modulo che trovi in questa pagina: sarai ricontattato quanto prima da uno dei nostri esperti.
Trova la tua pratica nella barra di ricerca e segui le nostre guide passo dopo passo per richiedere la tua pratica in autonomia
Ricerca in Multilex