Qualora avessi bisogno di fare la legalizzazione e apostille per il Guatemala, in questa guida trovi tutte le informazioni necessarie a eseguire questa procedura in modo corretto.
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NOTA BENE!
Stai pensando di affidare la richiesta di apostille per questo Paese dell’America Centrale a un esperto? Allora contattaci e penseremo a tutto noi!
Innanzitutto, devi sapere che il Guatemala fa parte della lista di Stati che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja del 1961. Questo vuol dire che, per legalizzare atti e documenti pubblici rilasciati in Italia da presentare ad un ente guatemalteco o viceversa, è consentito ricorrere alla procedura semplificata con “apostille”.
Questa non è altro che una procedura alternativa di legalizzazione che sostituisce la doppia legalizzazione nazionale e consolare. Consiste nella semplice apposizione di un timbro – oppure, come nel caso di atti rilasciati in Guatemala da destinare all’Italia ma non viceversa, di un contrassegno digitale detto “e-Apostille” o “apostille digitale” – sul documento pubblico da legalizzare da parte di un pubblico ufficiale.
RICORDA!
La funzione dell’apostille, o postilla, è quella di autenticare la firma e la qualità del firmatario e del sigillo o timbro presenti sull’atto stesso, facendo in modo che sia utilizzabile anche per il Paese Estero destinatario (in questo caso, il Guatemala). Non serve, invece, a convalidare la veridicità del contenuto del documento apostillato.
La richiesta di apostille su atti italiani da destinare a enti guatemaltechi deve essere fatta alla Procura o alla Prefettura competente in base al territorio in cui il documento da apostillare è stato formato. L’unica eccezione è rappresentata dai documenti rilasciati da autorità centrali (ad esempio il Ministero della Salute e l’AIFA), per i quali è possibile rivolgersi a qualsiasi Prefettura d’Italia.
La scelta tra Procura o Prefettura dipende dal tipo di atto da apostillare. La Procura della Repubblica è, infatti competente, per la richiesta di apostille su:
La Prefettura è, invece, chiamata in causa quando bisogna richiedere l’apostille su:
NOTA BENE!
Sul nostro sito trovi guide pratiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille per la maggior parte delle Procure e Prefetture d’Italia: ricorri al nostro motore di ricerca interno per trovare la guida che fa per te! Devi solo inserire “Legalizzazione Procura (o Prefettura) + [nome di città]” o “Legalizzazione + [nome del Paese]” nel campo apposito, oppure, in modo ancora più semplice, invia una e-mail a info@multilex.it.
L’apostille può essere utilizzata solo su atti e documenti pubblici non scaduti e firmati da un pubblico ufficiale. Quest’ultimo dovrà anche aver preventivamente depositato la propria firma presso la Procura o la Prefettura di appartenenza.
Occorre, infine, che la firma presente sul documento corrisponda nella grafia a quella che il funzionario firmatario ha registrato in Procura o Prefettura. In caso contrario, il pubblico ufficiale incaricato di mettere la postilla potrebbe rifiutarsi di procedere o aver bisogno di fare delle verifiche.
I certificati scaduti, come ad esempio un Certificato di nascita o uno di matrimonio rilasciati da più di 6 mesi, non solo non sono più validi ma non possono più neppure essere apostillati.
Anche gli atti privati e quelli pubblici non firmati da pubblici ufficiali che abbiano la firma depositata in Procura/Prefettura sono considerati non apostillabili. Tuttavia, per questi esiste la possibilità di procedere lo stesso con la legalizzazione ricorrendo a questo semplice espediente: fai emettere una copia conforme o “copia autentica” dell’atto in questione, rivolgendoti a un Notaio o a un funzionario comunale, poi fai apostillare la copia stessa in Prefettura, se la copia è stata autenticata da un ufficiale del Comune, oppure in Procura, se la copia è stata autenticata da un Notaio.
RICORDA!
Pure gli atti firmati da un notaio deceduto o in pensione potrebbero risultare non più apostillabili. Per rimediare, estrai l’atto dall’Archivio Notarile e fallo firmare da un funzionario dell’Archivio stesso che abbia la firma registrata presso la Procura di competenza.
Gli atti rilasciati in questo Paese dell’America Centrale si possono apostillare in Italia, ma per l’apostille occorre rivolgersi alle autorità locali competenti: collegati a questa pagina del sito ufficiale della Convenzione dell’Aja redatta in lingua inglese o, se preferisci, in lingua francese, per saperne di più.
NOTA BENE!
Fanno eccezione solamente gli atti rilasciati da agenti diplomatici e consolari guatemaltechi su suolo italiano (vedi paragrafo successivo), i quali – preferibilmente emessi in italiano o su modello bilingue italiano-spagnolo – possono essere legalizzati nel nostro Paese, utilizzando, però, non l’apostille, ma la procedura detta di “legalizzazione prefettizia”.
– Sezione consolare dell’Ambasciata a Roma
– Consolato onorario di Brindisi
– Consolato onorario di Firenze
– Consolato onorario di Milano
– Consolato onorario di Modena
(Fonte: elenco delle Rappresentanze diplomatiche e consolari estere in Italia sul sito del Ministero degli Esteri).
RICORDA!
Il 15 settembre ricorre la festività nazionale della Repubblica del Guatemala. Pertanto, in quella data, alcuni servizi presso Ambasciate e Consolati guatemaltechi potrebbero essere sospesi.
La lingua ufficiale del “Paese dei Vulcani” è lo spagnolo. Pertanto, una volta apostillati, gli atti rilasciati in Italia e destinati al Guatemala dovranno essere quasi certamente tradotti in questa lingua.
Le traduzioni richieste sono la traduzione certificata oppure la traduzione giurata o asseverata: chiedi all’ente guatemalteco destinatario quale delle due occorra presentare e, in mancanza di risposte che ti soddisfino, traduci il documento già apostillato direttamente sul posto.
RICORDA!
Per essere sicuro di non commettere errori, rivolgiti a dei traduttori esperti come quelli che abbiamo nella nostra squadra!
La nostra guida su come fare la legalizzazione e apostille di atti e documenti rilasciati in Italia per la Repubblica del Guatemala e viceversa è arrivata alla fine.
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