Legalizzazione e apostille per l’Argentina

Qualora dovessi avviare una nuova attività o trasferirti per motivi di studio o di lavoro in Argentina, potresti aver bisogno di legalizzare, o per meglio dire “apostillare”, dei documenti pubblici rilasciati in Italia per utilizzarli presso un ente pubblico, un Consolato o un’Ambasciata di questo Paese dell’America Latina. 

Come fare? Te lo spieghiamo per filo e per segno in questa guida. Tutto quello che devi fare è metterti comodo e continuare a leggere!

NOTA BENE!

Qualora avessi poco tempo a disposizione, puoi usufruire di una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti in cui uno dei nostri esperti ti spiegherà, in sintesi, tutto quello che c’è da fare. 

In alternativa, puoi affidare a noi la procedura di legalizzazione tramite apostille per l’Argentina. Ecco a te i nostri contatti!

1. Convenzione dell’Aja e apostille

L’Argentina fa parte della lista di Paesi che, come l’Italia, hanno aderito alla Convenzione riguardante l’abolizione della legalizzazione di atti pubblici stranieri, adottata all’Aja il 5 ottobre 1961, nota anche come “Convenzione dell’Aja”. 

Questo significa che, qualora dovessi far valere un documento pubblico rilasciato in Italia in Argentina (oppure un documento pubblico argentino in Italia), non sarà necessario procedere con la doppia legalizzazione nazionale e consolare. Sarà, invece, sufficiente ricorrere alla legalizzazione semplificata con apostille, che consiste nell’apporre, sull’atto da autenticare per il Paese Estero (solitamente già tradotto nella lingua della nazione destinataria) timbro e firma da parte di un pubblico ufficiale (oppure, nel caso dell’Argentina, l’apostille digitale o e-Apostille”) che attesti la qualifica di chi ha firmato il documento. 

Nonostante l’“Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica argentina sullo scambio degli atti dello stato civile e l’esenzione dalla legalizzazione per taluni documenti” firmato il 9 dicembre 1987 ed entrato in vigore il 1°luglio 1990 (dunque valido per tutti gli atti rilasciati dopo quella data) esenti formalmente da legalizzazione o apostille tutti gli atti di Stato Civile come i Certificati e gli Estratti di nascita, matrimonio e morte, questo Accordo è tutt’ora disapplicato dalle parti e, dunque, è ancora necessaria l’apostille.

RICORDA!

La maggior parte dei documenti pubblici rilasciati in Italia (es.: Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti, Certificati, Estratti e Copie integrali di atti di nascita e di matrimonio e così via) ha validità 6 mesi

Prima di avviare la procedura di apostille, ti consigliamo, pertanto, di verificare la data di validità dell’atto per evitare inutili intoppi. Oppure possiamo farlo noi e tu non dovrai pensare proprio a nulla. Contattaci!

2. Dove si richiede l’apostille per l’Argentina

Le autorità che hanno facoltà di apporre l’apostille su atti rilasciati in Italia da utilizzare in Argentina sono la Procura della Repubblica e la Prefettura territorialmente competenti rispetto all’area in cui l’atto o il documento è stato formato. Solo i documenti emessi da autorità centrali quali il Ministero della Salute e l’AIFA possono essere apostillati indistintamente in tutte le Prefetture d’Italia.

La scelta tra Procura/Prefettura, però, non è arbitraria ma dipende dal tipo di documento che deve essere autenticato. In particolare:

– La Procura della Repubblica è competente per:

  • Tutti gli atti giudiziari provenienti da funzionari appartenenti al Ministero della Giustizia (come cancellieri, funzionari del Tribunale e giudici), quali sentenze, Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti e altri;
  • Gli atti notarili e quelli provenienti dagli archivi notarili;
  • Le traduzioni giurate o asseverate, in Tribunale o dinanzi a un Notaio.

– La Prefettura, invece, è competente per tutti gli atti rilasciati dai Comuni e dagli altri enti non di competenza della Procura quali, ad esempio, i certificati anagrafici, i certificati scolastici e universitari, i documenti della Camera di Commercio, quelli emessi dalle ASL, dal Ministero della Salute, dall’AIFA, dalle Diocesi etc. Per alcuni atti, però, potrebbe essere necessario un ulteriore passaggio: ad esempio, per i documenti scolastici come il diploma, prima della legalizzazione in Prefettura è spesso richiesto anche il visto del Provveditorato agli Studi/Ufficio Scolastico Regionale.

Attenzione, però, perché l’apostille o “postilla” può essere apposta solo su documenti firmati in originale. Non può essere usata, invece, su documenti rilasciati in formato digitale e senza firma a penna!

Nel caso in cui, invece, il documento da presentare fosse una copia conforme dell’atto originale, tale copia dovrà già contenere a sua volta l’apostille. Sarà, poi, necessario apostillare la firma di chi ha autenticato la copia conforme.

RICORDA!

In questo blog abbiamo pubblicato guide specifiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille in diverse Procure e Prefetture d’Italia. Utilizza il nostro motore di ricerca interno per trovare quella che ti interessa. 

Qualora non la trovassi, scrivici a info@multilex.it e ti daremo noi il supporto necessario per svolgere questa procedura nella Procura/ Prefettura territorialmente competente per il tuo Comune di residenza.

3. Cosa fare prima di chiedere l'apostille su un documento pubblico

Uno dei problemi più frequenti che si verifica, quando si ha bisogno di apostillare un documento, riguarda la firma che il pubblico ufficiale ha posto sull’atto da autenticare. Bisogna, infatti, assicurarsi che questa sia conforme a quella che lo stesso funzionario ha registrato alla Prefettura o Procura della Repubblica di competenza. 

Qualora fosse, invece, molto dissimile, questo potrebbe comportare il rifiuto, da parte di colui che deve apporre l’apostille, di legalizzare l’atto, o tuttalpiù un ritardo dell’intero processo per la necessità di chiedere conferma direttamente al firmatario.

È, infine, importante accertarsi che quest’ultimo abbia effettivamente la firma registrata presso la Prefettura di competenza. In tal caso, chiedi direttamente all’interessato oppure (opzione consigliata, sebbene più laboriosa) invia un’e-mail con la richiesta di conferma alla Prefettura.

NOTA BENE!

Qualora l’atto da apostillare fosse stato emesso da un notaio non più praticante perché deceduto o in pensione, per permettere la legalizzazione tramite apostille potrebbe essere necessario estrarlo dall’Archivio Notarile e farlo firmare da un funzionario dell’Archivio con firma registrata nella rispettiva Procura di competenza.

4. Posso mettere l'apostille in Italia su documenti provenienti dall'Argentina?

Qualora l’atto che devi apostillare fosse stato formato in Argentina, l’ente di riferimento è il Ministero delle Relazioni Esterne e del Culto di Buenos Aires. 

Per la legalizzazione con apostille, dunque, devi necessariamente rivolgerti presso l’autorità argentina competente (pagina in inglese). Ecco anche la medesima pagina in francese

La sola eccezione è il Certificato penale per i cittadini argentini residenti in Italia, che può essere rilasciato anche dalle preposte rappresentanze diplomatiche e consolari in Italia, direttamente in lingua italiana, ed è soggetto alla legalizzazione prefettizia, così come nel caso di tutti gli altri documenti emessi dall’Ambasciata o da un Consolato argentino in Italia.

Per verificare che una apostilla elettronica sia valida, puoi utilizzare la pagina ufficiale del Governo Argentino.

RICORDA!

Per agevolare la procedura di legalizzazione di un documento argentino rilasciato da un’Ambasciata, chiedi che sia emesso in italiano o su modello bilingue (italiano-spagnolo).

5. Cosa fare se il documento non è legalizzabile/apostillabile

Cosa succede nel caso di documenti, come ad esempio un atto o un contratto tra privati, che, in Italia, non sono legalizzabili/apostillabili? Noi abbiamo la risposta! 

Puoi procedere comunque con la legalizzazione tramite apostille ricorrendo a questo escamotage:

  • Esegui una copia conforme (detta anche “copia autentica”) dell’atto dinanzi a un pubblico ufficiale quali un Notaio o un funzionario del Comune. In questo modo, il documento privato si “trasforma” in una copia “pubblica” che, a differenza dell’atto originario, può essere apostillata;
  • Procedi, quindi, con la legalizzazione con apostille in Procura (se la copia è fatta dinanzi a Notaio) oppure in Prefettura (se la copia è fatta dinanzi a un ufficiale del Comune) come faresti per un qualunque altro atto pubblico.

NOTA BENE!

L’ente straniero destinatario del documento potrebbe non accettare questa soluzione, dunque ti suggeriamo sempre di chiedere prima se sussista o meno la possibilità di ricorrere a questa opzione.

6. Ambasciata e Consolati d'Argentina in Italia

Ecco di seguito indirizzi, orari e contatti delle sedi dell’Ambasciata e dei Consolati argentini presenti nel nostro Paese.

– Consolato Generale dell’Argentina a Milano

  • Indirizzo: Via Agnello, 2  (4° piano) 
  • Telefono: 02.77729420, 02.77729430, 02.77729429 
  • E-mail: cmila@mrecic.gov.ar
  • Orari: dal lunedì al venerdì non festivi 09:00–13:00
  • Circoscrizione: Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto.

 

– Consolato Generale dell’Argentina a Roma

  • Indirizzo: Via Barberini, 67 (int. 5/6)
  • Telefono: 06.42870023, 0642016021
  • E-mail: consolato.argentina@tiscalinet.it
  • Orari: dal lunedì al venerdì non festivi 08:30–13:00
  • Circoscrizione: Lazio, Umbria, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Molise, Sicilia, Calabria, Toscana, Marche, Sardegna.

 

RICORDA!

Il Ministero degli Esteri italiano pubblica e aggiorna costantemente una lista delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia da cui abbiamo preso le informazioni che trovi in questo paragrafo. 

All’interno trovi anche una tabella con le principali festività dei Paesi esteri, che può esserti utile per la programmazione di un’eventuale visita in Ambasciata, dato che è possibile che tu possa trovare gli uffici chiusi in occasione di festività nazionali.

7. Traduzione dei documenti apostillati per l’Argentina

Conclusa la procedura di apostille, potrebbe essere necessario tradurre i documenti da presentare in lingua spagnola.

Puoi ricorrere, in questi casi, alla traduzione giurata (o asseverata) in Tribunale o dinanzi a un Notaio oppure a una traduzione certificata o legalizzata.

NOTA BENE!

Per scegliere il tipo di traduzione da effettuare, fai un passaggio presso l’ente argentino destinatario al fine di evitare traduzioni inutilizzabili. 

Se l’ente dovesse non rispondere o fornire informazioni insufficienti, per evitare sprechi di tempo e di denaro fai tradurre il documento direttamente in Argentina dopo averlo apostillato.

8. Conclusioni

Ora hai davvero una panoramica completa su come fare a legalizzare/apostillare documenti pubblici destinati all’Argentina. 

Se avessi bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a richiedere una consulenza telefonica di 15 minuti. Non ha alcun costo! 

CONTATTACI!

Vuoi che qualcuno si occupi di apostillare per te un documento per l’Argentina? Ci pensiamo noi! Possiamo anche occuparci di tradurlo.

Compila il modulo presente in questa pagina oppure inviaci un’e-mail a info@multilex.it e sarai ricontattato quanto prima da uno dei nostri esperti.

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