Devi legalizzare o, sarebbe più corretto dire “apostillare”, un atto pubblico formato in Italia per utilizzarlo nelle Filippine? È esattamente l’argomento che affrontiamo in questa guida!
Pertanto, qualora volessi saperne di più, non devi fare altro che continuare a leggere.
NOTA BENE!
In alternativa, qualora volessi sapere subito come fare la legalizzazione e apostille per le Filippine, puoi richiedere una consulenza telefonica gratuita.
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Abbiamo detto all’inizio di questa guida che la procedura utilizzata per legalizzare atti e documenti pubblici italiani destinati alle Filippine è quella detta di apostille.
Come spiegato nell’articolo appena linkato, tale procedura prevede semplicemente l’apposizione, sull’atto da autenticare, di timbro e firma da parte di un pubblico ufficiale.
In questo modo, viene riconosciuta e confermata la firma di chi ha emesso, in Italia, l’atto da legalizzare (ma non il suo contenuto!), ufficializzando, così, la sua validità anche all’Estero (in questo caso, nelle Filippine).
Ma perché è possibile ricorrere, anche per gli atti da destinare dall’Italia a questo Paese asiatico, alla procedura di legalizzazione semplificata con apostille? Il motivo è semplice: le Filippine, così come l’Italia, fanno parte dell’elenco di Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961.
È in virtù di questo accordo, infatti, che è stata introdotta, per i Paesi aderenti alla Convenzione, l’abolizione della legalizzazione consolare di atti pubblici stranieri.
RICORDA!
La maggior parte dei documenti pubblici rilasciati in Italia (es.: Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti, Certificati, Estratti e Copie integrali di atti di nascita e di matrimonio e così via) hanno validità di 6 mesi dal rilascio.
Prima di richiedere l’apostille, è, dunque, consigliato di verificare prima la data di validità dell’atto per evitare inutili perdite di tempo e di denaro.
L’apposizione dell’apostille per atti da destinare alle Filippine è di pertinenza della Procura o della Prefettura territorialmente competente rispetto all’area in cui il documento è stato formato. Soltanto gli atti e documenti emessi da autorità centrali come il Ministero della Salute e l’AIFA possono essere apostillati indifferentemente in tutte le Prefetture d’Italia.
La scelta tra Procura o Prefettura dipende, poi, dal tipo di atto da legalizzare. Sono, pertanto, di competenza della Procura della Repubblica:
Possono, invece, essere apostillati in Prefettura gli atti rilasciati dai Comuni e dagli altri enti non di competenza della Procura quali, ad esempio:
NOTA BENE!
Per il diploma, la pagella o altri documenti attestanti il titolo di studio o la carriera scolastica, prima della legalizzazione in Prefettura potrebbe essere richiesto anche il visto del Provveditorato agli Studi/Ufficio Scolastico Regionale.
L’apostille, o “postilla”, viene apposta solo su documenti firmati in originale, dunque non su documenti rilasciati in formato digitale che non sono provvisti di firma a penna e neppure su copie semplici o fotocopie.
È, inoltre, molto importante, verificare che la firma del pubblico ufficiale che ha autenticato l’atto:
In caso di firma non depositata o di forte difformità di quest’ultima rispetto a quella registrata, il funzionario che deve apporre l’apostille potrebbe rifiutarsi di procedere o aver bisogno di confrontarsi direttamente col firmatario, allungando i tempi dell’intera procedura.
RICORDA!
Qualora, l’atto fosse firmato da un notaio deceduto o in pensione, potrebbe in questo caso non essere più apostillabile.
In tal caso, andrà estratto dall’Archivio Notarile e fatto firmare anche da un funzionario dell’Archivio con firma registrata nella rispettiva Procura di competenza. A questo punto si potrà finalmente procedere con l’apostille.
L’apostille riguarda solo atti pubblici, non gli atti privati, per i quali è possibile, però, procedere alla legalizzazione ricorrendo a questo escamotage in due passaggi:
NOTA BENE!
Non tutti accettano tale procedura, pertanto è bene chiedere prima all’ente destinatario nelle Filippine.
Non è, purtroppo, consentito legalizzare con apostille in Italia un atto pubblico rilasciato nelle Filippine e destinato all’Italia ma, come per tutti gli altri Paesi, occorre fare riferimento alle autorità locali designate, vale a dire nel caso delle Filippine, la Divisione Autentiche – Ufficio Affari Consolari del Dipartimento degli Affari Esteri.
Dato che i riferimenti e le procedure possono variare nel tempo, ecco qui il link alla pagina in lingua inglese o, se preferisci, la medesima pagina in francese con tutte le informazioni che servono (indirizzi, numeri di telefono, e-mail, ecc.) per la legalizzazione di atti e documenti formati nelle Filippine e da destinare all’Italia.
Gli atti e documenti rilasciati da Ambasciate e Consolati Filippini in Italia necessitano, invece, di legalizzazione prefettizia in Italia.
RICORDA!
Per agevolare la procedura di legalizzazione di un documento filippino rilasciato da un’Ambasciata, è preferibile che sia emesso in italiano o su modello bilingue (italiano-filippino o italiano-inglese).
Come indicato in questa lista delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia, costantemente aggiornata dalla Farnesina, in Italia sono attive le seguenti Rappresentanze Diplomatiche per la Repubblica delle Filippine:
– Sezione consolare dell’Ambasciata di Roma
– Consolato Generale di Milano
– Consolato Generale di Firenze
– Consolato onorario di Cagliari
– Consolato onorario di Napoli
– Consolato onorario di Palermo
– Consolato onorario di Reggio Calabria
– Consolato onorario di Torino
– Consolato onorario di Venezia
NOTA BENE!
Qualora dovessi recarti presso la sede di un’Ambasciata o di un Consolato filippino in Italia, ricordati che nei giorni di festività nazionali (12 giugno) alcuni servizi potrebbero essere sospesi.
Gli atti formati in Italia da utilizzare nelle Filippine, dopo essere stati apostillati, dovranno anche essere tradotti in una delle lingue maggiormente utilizzate in questo Paese Asiatico (filippino o inglese).
Anche qui occorre prestare la massima attenzione perché potrebbe anche essere richiesto di legalizzare la traduzione con:
oppure
RICORDA!
Al fine di evitare traduzioni inutilizzabili, puoi chiedere all’ente filippino destinatario che tipo di traduzione occorre realizzare (asseverata o certificata), oppure puoi decidere di tradurre il documento direttamente nelle Filippine, dopo averlo apostillato in Italia.
Possiamo, comunque, occuparci noi anche di questo: contattaci!
Ora non dovresti avere più alcun dubbio su come legalizzare/apostillare documenti pubblici italiani destinati alla Repubblica delle Filippine.
Qualora, però, ti servisse di sapere altro, puoi richiedere una consulenza telefonica di 15 minuti. Non ti verrà addebitato alcun costo!
Sul nostro blog sono, inoltre, disponibili guide specifiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille in diverse Procure e Prefetture d’Italia nonché per tanti altri Paesi stranieri. Utilizza il nostro motore di ricerca interno per trovare quella che ti interessa.
Qualora non la trovassi, scrivici a info@multilex.it e ti daremo noi le informazioni necessarie per svolgere questa procedura nella Procura/Prefettura territorialmente competente per il documento che hai bisogno di apostillare.
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