Devi richiedere visti e/o la legalizzazione alla Camera di Commercio (CCIAA) di Palermo Enna su un documento commerciale? Dopo aver letto questo articolo potrai farlo senza alcuna difficoltà!
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Ti lasciamo nostri contatti nel caso tu voglia delegare dei professionisti del settore. Ti affideremo ad un membro del nostro team che, oltre ad avanzare questo tipo di istanza, potrà occuparsi anche dell’eventuale e successiva traduzione legalizzata, certificata o giurata.
Inoltre, è bene che tu sappia del nostro servizio di consulenza telefonica gratuito. Un membro del nostro team risponderà ad ogni tua domanda!
Con il visto si effettua un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario (legale rappresentante o titolare dell’impresa), sulla base di quanto risulta dalla visura camerale. La capacità di firma del soggetto firmatario deve, infatti, risultare dal Registro Imprese della Camera di Commercio di competenza.
L’apposizione del visto può essere richiesta, ad esempio, su fatture o dichiarazioni rese dalle imprese, documenti utili per avviare rapporti commerciali con l’estero. A richiederla è, generalmente, l’Autorità doganale del Paese con cui l’impresa ha instaurato lo scambio.
Per quanto riguarda, poi, nello specifico, la CCIAA di Palermo Enna, questa è competente al rilascio di visti e legalizzazioni per l’estero nei confronti di imprese esportatrici che:
In caso di dubbi circa la propria posizione, è possibile verificare e saldare eventuali arretrati direttamente online su questo sito.
NOTA BENE!
l’apposizione del visto non può essere richiesta su atti e documenti che contengono cenni discriminatori verso altri Stati o dichiarazioni non coincidenti con l’origine attestata nel Certificato di Origine e su lettere di invito in Italia a favore di cittadini di paesi terzi.
Il visto di deposito viene richiesto quando bisogna concludere operazioni con l’estero e, appunto, va apposto sui documenti inerenti all’esportazione, redatti non dall’impresa ma da soggetti terzi (ad esempio ASL, enti certificatori, ecc.).
Attraverso esso si certifica il deposito agli atti della Camera di Commercio di una copia del documento, senza alcun riconoscimento o responsabilità, da parte della CCIAA, circa il contenuto del documento stesso.
Il visto dei poteri di firma, invece, consiste in un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario come legale rappresentante dell’impresa. Può essere apposto su documenti o fatture redatti su carta intestata dell’impresa. In particolare, quanto apposto su fatture, si parla di visto su fatture.
RICORDA!
Nel caso di dichiarazioni redatte in lingua diversa dall’italiano, si raccomanda di allegare sempre una traduzione.
A seconda dei casi, potrebbe anche essere obbligatoria una traduzione giurata o asseverata o una traduzione certificata. Se non sai come fare a ottenerle, puoi fare affidamento sui nostri traduttori esperti!
Presso la CCIAA di Palermo Enna puoi richiedere il visto comodamente online tramite la piattaforma Cert’O, messa a disposizione gratuitamente da UnionCamere. La presentazione di richieste in formato cartaceo allo sportello è, infatti, accettata solo in situazioni particolari, ad esempio in caso di indisponibilità momentanea da parte dell’impresa ad utilizzare gli strumenti digitali.
Per poter utilizzare Cert’O devi, però, disporre di alcuni requisiti, vale a dire:
NOTA BENE!
Il rilascio della firma digitale presso la CCIAA di Palermo Enna può avvenire:
Per la richiesta allo sportello, il dispositivo viene rilasciato e attivato contestualmente in pochi minuti, mentre per la richiesta da remoto, il dispositivo viene spedito all’indirizzo indicato e deve essere attivato in autonomia.
Una volta che la fase di istruttoria per il rilascio del visto sarà conclusa, il sistema ti avviserà con un messaggio. Solo qualora l’esito della pratica fosse positivo, la Camera procederà con la consegna di quanto richiesto.
Le modalità di rilascio previste sono due:
RICORDA!
Il rilascio allo sportello del visto è necessario anche nel caso in cui il Paese estero destinatario abbia richiesto che la Camera firmi e timbri in originale i documenti.
Il costo per ogni visto è di euro 3,00. Per le richieste per via telematica su Cert’O puoi pagare con il conto “Diritti” di registroimprese.it. Al momento dell’invio clicca su “Conferma” e “Invia”: il sistema tratterrà in automatico la cifra corrispondente dal tuo conto su registroimprese.it;
Nel caso, invece, di richieste residuali allo sportello, il pagamento dei diritti può avvenire con BANCOMAT o PagoPA direttamente presso l’ufficio, oppure con bonifico su:
La legalizzazione (ex visto UPICA) consiste nell’attestazione della qualità legale del Pubblico Ufficiale (in questo caso il funzionario camerale) che ha apposto la propria firma su un documento, nonché l’autenticità della firma stessa.
Devi richiedere la legalizzazione (ex visto UPICA) alla Camera di Commercio di Palermo Enna se si tratta di atti e documenti formati dalla Camera di Commercio stessa.
Mentre, qualora si tratti di atti e documenti destinati a Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja 1961 (per i quali serve l’apposizione dell’apostille in luogo della legalizzazione), devi avanzare la tua richiesta alla Prefettura di Palermo, o alla Prefettura di Enna, anche se i documenti sono della Camera di Commercio.
Inoltre, anche per alcuni Stati che non sono ancora membri della Convenzione dell’Aja, la legalizzazione in CCIAA potrebbe non bastare per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione. Alcuni Paesi richiedono, ad esempio, ulteriori controlli da parte di organismi intermedi. Altri, come gli Emirati Arabi, richiedono sempre la legalizzazione in Prefettura.
NOTA BENE!
Dato che l’apostille o la legalizzazione prefettizia possono essere rilasciate solo se la firma del funzionario camerale che ha rilasciato il documento e/o il timbro sia stata preventivamente registrata in Prefettura, ti suggeriamo di farlo sempre presente al momento della richiesta.
Puoi richiedere la legalizzazione attraverso la procedura telematica descritta al paragrafo 3, se si tratta di documenti vistati.
Mentre, per la legalizzazione di documenti non vistati, devi scrivere a promoestero@paen.camcom.it e otterrai un appuntamento, presso la CCIAA di Palermo ed Enna, al primo piano dell’edificio, in uno dei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e il mercoledì anche di pomeriggio, dalle ore 15:00 alle ore 17:00. Porta con te un tuo documento di riconoscimento (in qualità di richiedente), eventuale delega accompagnata dalla copia del documento di riconoscimento del richiedente delegante (quale legale rappresentante) e del delegato, due esemplari del documento firmati in originale del legale rappresentante e copia della carta d’identità di quest’ultimo.
Per la legalizzazione il costo è di euro 3,00 e il relativo pagamento va effettuato tramite bancomat direttamente presso l’Ufficio Commercio Estero.
Nella nostra guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni necessarie per richiedere un visto o una legalizzazione presso la Camera di Commercio di Palermo Enna. Per qualsiasi dubbio o chiarimento, non esitare a contattare i nostri esperti tramite una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.
Sul nostro sito web troverai, inoltre, guide dettagliate e approfondite relative ad altri documenti camerali, quali certificati camerali, attestati di libera vendita e certificati di origine, non solo per le province di Palermo ed Ennza, ma anche per altre realtà territoriali limitrofe, come la Camera di Commercio di Agrigento.
Ti ricordiamo, infine, che presso la CCIAA di queste provincie siciliane sono rilasciati anche i seguenti documenti:
Per richieste specifiche o informazioni aggiuntive, ti invitiamo a scrivere a info@multilex.it.
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