Estratto di morte plurilingue a Firenze

Richiedi l’estratto di morte plurilingue (detto anche multilingue o internazionale) al Comune di Firenze, seguendo le indicazioni che trovi in questa guida!

Contattaci per un preventivo: un membro del nostro team ti risponderà fornendoti una consulenza gratuita e indirizzandoti verso la scelta più adatta a te! Inoltre, possiamo anche occuparci dell’eventuale legalizzazione in Prefettura e successiva traduzione legalizzata, certificata o giurata.

Inoltre, ti consigliamo di consultare il nostro blog: gli articoli vengono aggiornati ogni sei mesi!

Abbiamo attivato un servizio di consulenza telefonica gratuito: prenota una chiamata, esponici i tuoi dubbi in merito alla richiesta e in 15 minuti un membro del nostro team ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.

1. Che cos’è l’estratto di morte plurilingue?

L’estratto di morte plurilingue (a differenza dell’estratto di morte in sola lingua italiana), anche detto estratto multilingue o internazionale, viene redatto su uno specifico modello in cui potrai leggere in più lingue (francese, tedesco, inglese, spagnolo, greco, italiano, olandese, portoghese, turco, serbo-croato) le informazioni riportate sull’atto di morte cui l’estratto fa riferimento.

L’estratto di morte plurilingue contiene informazioni riguardanti l’intestarario del documento, ad esempio: il nome, il cognome, il sesso, il luogo, la data e l’orario di morte ma anche informazioni aggiuntive come il regime patrimoniale dell’intestatario (se coniugato) e la sua ultima residenza.

Si differenzia dall’estratto di morte in sola lingua italiana, perché può essere utilizzato all’estero, nei Paesi che hanno aderito alla Convenzione di Vienna del 1976 (documento redatto dalla Prefettura di Ancona), senza necessità di essere sottoposto a traduzione e legalizzazione. Infatti, questa Convenzione prevede l’esenzione dalla legalizzazione e dalla traduzione per gli estratti di morte plurilingui previsti dalla Convenzione stessa, ove presentati in uno degli Stati aderenti, e cioè: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Capo Verde, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia.

Devi sapere però che, anche se nei Paesi appena menzionati, grazie alla Convenzione di Vienna del 1976, vige l’esenzione sia da legalizzazione che da traduzione, può accadere che l’autorità destinataria (di uno dei Paesi convenzionati) richieda ugualmente la traduzione dell’estratto.

Per quanto riguarda i Paesi non aderenti alla Convenzione di Vienna del 1976, bisogna verificare caso per caso, attraverso le autorità straniere destinatarie del documento, se occorre la relativa traduzione e/o legalizzazione.

Ad esempio, nel caso degli Emirati Arabi Uniti, le autorità presenti in questo territorio potrebbero accettare il documento senza la relativa traduzione, ma non accettano i documenti se non preventivamente sottoposti a legalizzazione consolare.

Oppure, per farti un altro esempio, nel caso di documenti da presentare in Regno Unito, le autorità di questo Paese di norma accettano i documenti solo se preventivamente sottoposti ad apostille e traduzione. Ma, dato che l’estratto di morte plurilingue viene redatto anche in lingua inglese, potrebbe accadere che l’ente destinatario del documento lo accetti solo apostillato e senza la relativa traduzione.

Noi ti consigliamo, in ogni caso, di rivolgerti alle autorità estere del Paese destinatario del documento, prima di decidere se tradurre e/o legalizzare/apostillare lo stesso.

Questo documento è valido per sei mesi dalla data del rilascio ed è gratuito.

2. Richiesta presso lo sportello

Prenota il tuo estratto, per poi passare a ritirarlo, telefonando al Contact Center 055055

Oppure, presentati senza appuntamento, presso il front-office dei Servizi Demografici a Palazzo Vecchio (piano terra), per il solo deposito dell’istanza, dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:30 alle ore 13:00, e il giovedì dalle ore 14:30 alle ore 17:00. In questo caso, il rilascio potrebbe essere differito: sarà il funzionario a dirti quando ripassare.

In entrambi i casi, allo sportello devi mostrare: un documento di riconoscimento in qualità di richiedente e il modulo di richiesta (compilato).

Se devi richiedere l’estratto per terzi, porta una delega in carta semplice e, in questo caso, porta con te la copia del documento di riconoscimento del delegante (che dovrà essere un parente o affine del defunto).

Il rilascio è gratuito.

3. Richiesta tramite posta ordinaria

Per inviare la tua richiesta tramite posta ordinaria devi inserire in un plico:

– una lettera di accompagnamento indicante le generalità dell’intestatario dell’estratto;

– la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente (parente o affine del defunto); 

– una busta da utilizzare per la risposta con l’indirizzo del destinatario. La busta va affrancata se la spedizione deve avvenire in Italia. In alternativa alla affrancatura, va inserito un coupon postale, se il documento deve essere spedito all’estero;

Invia tutto a Comune di Firenze – Servizi Demografici – Archivio di Stato Civile – Palazzo Vecchio – Piazza della Signoria – 50122 Firenze“.

I tempi di consegna non possono essere stimati e  dovrai affrontare i costi della spedizione.

4. Richiesta tramite email o PEC

Avanza la tua richiesta anche tramite email o PEC.

Scrivi a certificati.stciv@comune.fi.it (email) oppure a annotazioni.statocivile@pec.comune.fi.it (PEC: indica le generalità dell’intestatario dell’estratto, il modulo di richiesta compilato, copia del documento di riconoscimento dell’intestatario, del richiedente (che dovrà essere parente o affine del defunto) e dell’eventuale delegato.

Trascorsi 15 (massimo 30) giorni lavorativi riceverai l’estratto gratuitamente e firmato in digitale, nella casella di posta elettronica.

Ricordati, però, che il documento così emesso potrebbe non essere accettato all’estero!

Contattaci per un preventivo: possiamo occuparci anche dell’eventuale legalizzazione in Prefettura e successiva traduzione legalizzata, certificata o giurata.

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