Legalizzazione e apostille per la Bosnia Erzegovina

Per la legalizzazione di atti pubblici rilasciati in Italia per la Bosnia-Erzegovina e viceversa, puoi ricorrere alla legalizzazione semplificata con “apostille” in sostituzione della doppia legalizzazione nazionale e consolare. 

Se volessi saperne di più su come fare la legalizzazione e apostille per questo Paese della Ex Jugoslavia, in questa guida trovi tutte le informazioni necessarie.

Qualora, invece, preferissi affidare l’incarico di svolgere questa procedura a un esperto, contattaci e saremo lieti di farlo noi al posto tuo! Vuoi un contatto diretto? Puoi richiedere la nostra consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.

1. Convenzione dell’Aja e apostille per la Bosnia-Erzegovina

Anche la Bosnia-Erzegovina, come l’Italia, ha aderito, a partire dal 6 marzo 1992, alla Convenzione dell’Aja del 1961. Tale accordo tra gli Stati aderenti ha, di fatto, abolito la legalizzazione di atti pubblici tra tali Paesi, sostituendola con la procedura detta di “apostille”, che non prevede più il passaggio in Consolato, ma consiste nella semplice apposizione, sul documento pubblico da legalizzare, di un timbro (o, in alcuni casi, di un contrassegno digitale) da parte di un pubblico ufficiale abilitato.

RICORDA!

L’apostille o postille serve ad attestare l’autenticità della firma e la qualità del firmatario e del sigillo o timbro presenti sull’atto stesso (non quindi quella del contenuto stesso dell’atto), rendendolo così valido anche per il Paese Estero destinatario (in questo caso, la Bosnia-Erzegovina).

2. Dove richiedere l’apostille su atti italiani per la Bosnia

Nel nostro Paese, devi richiedere l’apostille per la Bosnia-Erzegovina alla Procura o alla Prefettura competente in base all’area territoriale in cui il documento è stato redatto. 

In particolare, dovrai rivolgerti alla Prefettura per apostillare:

  • Qualsiasi tipo di Certificato Anagrafico e di Stato Civile rilasciato dai Comuni d’Italia.
  • Atti della Camera di Commercio, dell’ASL e delle Diocesi.
  • Documenti rilasciati dal Ministero della Salute e dall’AIFA (per i quali, trattandosi di autorità centrali, l’apostille si può richiedere presso qualsiasi Prefettura Italiana).
  • Certificati scolastici come ad esempio la pagella o il diploma (per i quali, però, potrebbe essere necessario richiedere prima il visto del Provveditorato agli Studi/Ufficio Scolastico Regionale).
  • Certificati universitari. 

Dovrai, invece, rivolgerti alla Procura per: 

  • Certificati del Casellario Giudiziale e dei Carichi Pendenti.
  • Tutti gli altri atti giudiziari provenienti da funzionari del Ministero della Giustizia.
  • Atti notarili e tutti gli altri tipi di documenti conservati negli archivi notarili.
  • Traduzioni giurate o asseverate.

NOTA BENE!

Sul nostro sito puoi trovare guide dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille per la maggior parte delle Procure e Prefetture d’Italia, nonché per tanti altri Paesi del mondo, oltre alla Bosnia: utilizza il motore di ricerca interno per trovare quella che ti interessa!

3. Per quali atti è possibile richiedere l’apostille per la Bosnia-Erzegovina

L’apostille è ammessa per la sola legalizzazione di atti pubblici che siano stati firmati da un pubblico ufficiale, la cui firma risulti già registrata presso la Procura o la Prefettura territorialmente competente. 

Occorre, poi, che la firma corrisponda a quella che il funzionario firmatario ha depositato in Procura o Prefettura. In caso di firma incongruente, il funzionario incaricato potrebbe, infatti, decidere per una sospensione della procedura.   

Risultano, infine, “non apostillabili” anche gli atti firmati da un notaio italiano deceduto o in pensione. In tal caso, puoi renderli di nuovo legalizzabili, estraendoli dall’Archivio Notarile e facendo firmare la copia da un funzionario dell’Archivio stesso che abbia la firma registrata presso la Procura di competenza.

RICORDA!

Alcune tipologie di atti che fossero stati rilasciati da più di 6 mesi (ad esempio, i Certificati di nascita, matrimonio e morte e i Certificati del Casellario Giudiziale), essendo ormai scaduti, non sono più validi, neppure per la legalizzazione e apostille!

4. Eccezioni previste per la Bosnia ed Erzegovina

La Bosnia-Erzegovina ha aderito, come l’Italia, anche alla Convenzione di Vienna di 1976, la quale ha introdotto l’esenzione dalla legalizzazione, dalla apostille e dalla traduzione per gli estratti di atti di Stato Civile redatti sui formulari plurilingui.

NOTA BENE!

Gli atti di Stato Civile per la Bosnia Erzegovina che sono esenti da legalizzazione/traduzione sono: l’Estratto plurilingue di nascita, l’Estratto plurilingue di morte e l’Estratto plurilingue di matrimonio.

5. Posso mettere l'apostille su documenti non legalizzabili destinati ad un ente bosniaco?

Qualora volessi apostillare atti non legalizzabili (vedi paragrafo precedente) come, ad esempio, gli atti privati o quelli non firmati da pubblici ufficiali la cui firma sia stata debitamente registrata in Procura o in Prefettura, sappi che non potrai farlo se non ricorrendo ad un escamotage.

Quello che occorre fare è far emettere una copia conforme o “copia autentica” dell’atto in questione, rivolgendoti a un Notaio o a un funzionario comunale. Dopo aver eseguito questo, dovrai far apostillare la copia stessa in Prefettura, se la copia è stata autenticata da un ufficiale del Comune, oppure in Procura, se la copia è stata autenticata da un Notaio. 

RICORDA!

Dato che tale procedura non viene sempre accettata, ti consigliamo di rivolgerti anticipatamente all’ente bosniaco destinatario dell’atto per evitare inutili perdite di tempo e di denaro.

6. Posso apostillare in Italia documenti provenienti dalla Bosnia ed Erzegovina?

No, non è consentito apostillare in Italia atti rilasciati da enti bosniaci (e viceversa), dato che la legalizzazione di un documento può avvenire solo nel Paese di origine dell’atto.

L’unica eccezione è costituita dagli atti rilasciati da agenti diplomatici e consolari bosniaci in Italia, che possono essere legalizzati nel nostro Paese, solo che, in questo caso, la procedura richiesta non è quella di apostille, ma quella detta di “legalizzazione prefettizia”, in quanto di esegue nelle Prefetture italiane. È, inoltre, preferibile che tali documenti siano emessi in italiano oppure su modello bilingue italiano-bosniaco.

NOTA BENE!

L’apostille su documenti di enti bosniaci destinati all’Italia è rilasciata, quindi, solo dalle autorità locali designate: collegati alla pagina sul sito ufficiale della Convenzione dell’Aja redatta sia in lingua inglese, sia in lingua francese per reperire tutte le informazioni di contatto necessarie oppure chiedi a noi!

7. Rappresentanze Diplomatiche e Consolari della Bosnia-Erzegovina in Italia

In base alle indicazioni fornite sulla pagina delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia, si apprende che nel nostro Paese sono presenti le seguenti Rappresentanze Diplomatiche e Consolari per la Bosnia ed Erzegovina: 

 – Sezione Consolare dell’Ambasciata di Roma

– Consolato generale di Milano 

  • Indirizzo: Via Luigi Galvani, 21 – 20124 Milano
  • Tel. 02/66982826 – Fax 02/66984688
  • E-mail: gco.milano@mvp.gov.ba
  • Circoscrizione: Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino AltoAdige, Valle d’Aosta, Veneto

– Consolato onorario di Enna

– Consolato onorario di Genova

RICORDA!

Qualora dovessi recarti presso la sede di un’Ambasciata o di un Consolato Bosniaco in Italia, nei giorni di festività nazionali (1° marzo) alcuni servizi potrebbero non essere garantiti.

8. Traduzione dei documenti apostillati per la Bosnia-Erzegovina

Le lingue ufficiali di questo Stato dei Balcani sono il bosniaco, il croato e il serbo. Pertanto, è probabile che ti sarà chiesto di tradurre in una di queste lingue gli atti rilasciati nel nostro Paese e destinati a enti bosniaci, dopo che li avrai apostillati. 

Le tipologie di traduzione che di solito sono richieste, di cui ci occupiamo anche nella nostra Agenzia, sono:

NOTA BENE!

Per non sbagliare, potresti chiedere all’ente bosniaco destinatario quale delle due occorra, oppure, in caso di risposte non sufficienti, tradurre il documento già apostillato direttamente sul posto.

In alternativa, se vuoi essere proprio sicuro, rivolgiti a dei traduttori esperti come quelli che abbiamo nella nostra squadra!

9. Conclusioni

Siamo arrivati alla fine della nostra guida su come fare la legalizzazione e apostille di atti e documenti rilasciati in Italia per la Bosnia ed Erzegovina e viceversa.

Ti servono altre informazioni? Non esitare a richiedere la nostra consulenza telefonica di 15 minuti. Non ti costerà niente e, in un colpo solo, potrai chiederci tutto quello che vuoi.

CONTATTACI!

Vuoi affidare a un esperto la legalizzazione e apostille di uno o più documenti italiani da destinare a un ente bosniaco o viceversa? Siamo qui per questo e possiamo anche occuparci della traduzione.

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