Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Trento

Qualora ti servisse il Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Trento, in questa guida trovi tutte le informazioni necessarie per non sbagliare!

CONTATTACI!

Preferisci parlare direttamente con noi? Ti offriamo una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti. Prenotala subito!

Se, invece, non puoi o non vuoi occuparti da solo della pratica, contattaci! Possiamo occuparci anche della traduzione giurata, legalizzata o certificata del documento.

1. Cos’è il Certificato di Origine e a cosa serve

Il Certificato di Origine è un documento che attesta l’origine delle merci destinate all’esportazione. Viene utilizzato, pertanto, per esigenze commerciali e doganali, nei rapporti tra Paesi dell’Unione Europea e Paesi extracomunitari. Non è richiesto, invece, per scambi di merci tra Paesi UE.

Il documento è rilasciato, in genere, dalla CCIAA in cui:

  • il richiedente ha il proprio domicilio (per persone fisiche);
  • il richiedente ha sede legale, unità operativa o filiale principale (per società e imprese).

Raramente, ma sempre previa autorizzazione della propria CCIAA, può essere rilasciato anche dalla Camera di Commercio della Provincia in cui si trova la merce.

Possono, pertanto, richiedere, il Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Trento le aziende esportatrici: 

  • con sede legale o un’unità locale in Provincia di Trento;
  • attive e in regola col pagamento dei diritti camerali.

RICORDA! 

Il Certificato di Origine è richiesto, dietro sollecitazione dell’Autorità doganale del Paese destinatario, sia per merci italiane/comunitarie, sia per merce non comunitaria, destinata in ogni caso a Paesi Extra UE.

2. Come richiedere il Certificato di Origine alla CCIAA di Trento

Il Certificato di Origine deve essere richiesto alla CCIAA di Trento esclusivamente in modalità telematica utilizzando la piattaforma gratuita di Infocamere Cert’O.

Per avere accesso a Cert’O, bisogna essere dotati di un dispositivo di firma digitale e registrarsi al servizio Telemaco dal sito www.registroimprese.it/registrazione con attivazione della funzionalità “sportello pratiche on-line“. 

Per inviare la richiesta, procedi in questo modo:

  • accedi al programma dal sito webtelemaco.infocamere.it/;
  • crea, scarica e firma digitalmente il modello di richiesta;
  • allega le fatture di esportazione e la documentazione necessaria a provare l’origine delle merci esportate;
  • invia la pratica allo sportello telematico della Camera.

Per maggiori informazioni su come iscriversi a Telemaco, come inoltrare le pratiche su Cert’O e come ottenere la firma digitale puoi consultare la guida Visti e legalizzazioni alla CCIAA di Trento.

NOTA BENE! 

La richiesta per via cartacea allo sportello è ancora ammessa, ma solo in casi eccezionali che andranno opportunamente motivati; in tal caso, occorre recarsi presso l’ufficio esclusivamente previo appuntamento da concordare tramite la piattaforma apposita.

2.2 Compilazione del Formulario tramite Cert’O

Il primo passaggio per richiedere un Certificato d’Origine tramite Cert’O consiste nel compilare il così detto “formulario”, composto da 5 documenti di cui un foglio “Originale” di colore giallo, tre fogli “Copia” in giallo più chiaro e un foglio “Domanda di Origine”. 

Clicca qui sotto per vedere come eseguire la compilazione in modo corretto.

Come compilare il Formulario su Cert’O
  • Casella 1 “Speditore”: indicare il nome o la denominazione sociale e l’indirizzo completo dello speditore, come risulta dal Registro Imprese. Nel caso in cui lo speditore non sia direttamente colui che emette la fattura di vendita verso il destinatario finale, nella casella 1 deve essere menzionato il nominativo di colui che provvede alla spedizione e la dicitura “per conto di” seguita dal nominativo di colui che emette la fattura di vendita all’estero.
  • Casella 2 “Destinatario”: indicare il nome o la denominazione sociale e l’indirizzo completo dell’acquirente estero. Il nome del Paese deve essere indicato per esteso (le sigle non sono ammesse). Qualora la merce sia destinata ad un Paese diverso da quello della prima destinazione, è possibile indicare entrambi gli indirizzi; qualora, invece, non sia nota la destinazione finale delle merci, può essere emesso un Certificato di Origine con la menzione “all’ordine”, a condizione che il richiedente dichiari formalmente che le merci saranno oggetto di futura esportazione o che tale circostanza risulti evidente nella documentazione commerciale.
  • Casella 3 “Paese di origine”: indicare il nome completo del Paese di origine della merce. Se le esigenze commerciali lo richiedono, è possibile indicare più Paesi di origine nella casella 3 (riferiti ad una sola spedizione). In questo caso si deve precisare, nella casella 6 “Descrizione della merce”, il Paese di origine a fianco di ogni singolo articolo menzionato, e – nel caso di origine multipla – separando in maniera evidente le merci di origine UE da quelle di origine extra UE.
  • Casella 4 “Informazioni riguardanti il trasporto”: la compilazione di questo spazio è facoltativa e riguarda il mezzo di trasporto utilizzato (aereo, nave, autocarro, ecc.). Si raccomanda la menzione “trasporti misti” quando la merce viene trasportata con mezzi diversi.
  • Casella 5 “Osservazioni”: questo spazio serve per riferire informazioni che non potrebbero essere inserite altrove e che potrebbero rivelarsi utili per l’identificazione della spedizione (ad es. buono d’ordine, numero della licenza o del credito documentario, termini di resa, ecc.). Non è ammesso l’uso di questo spazio per l’indicazione di menzioni discriminatorie nei confronti di altri Paesi
  • Casella 6 “Numero d’ordine, marche, numeri, quantità e natura dei colli, denominazione delle merci”: va inserita qui una descrizione completa delle merci, elencate per numero d’ordine progressivo, marche, sigle, quantità e natura dei colli, utilizzando sia i termini tecnici propri ai prodotti esportati, sia la loro denominazione commerciale consueta. Non sono ammesse indicazioni generiche quali “prodotti chimici”, “prodotti metallici”, “macchinari”, ecc. 
  • Casella 7 “Quantità”: indicare il peso totale dei prodotti da esportare, precisando se si tratta di pesi netti o lordi. 

Una volta compilato, sarà necessario salvare il formulario e scaricarlo in formato XML, autenticandolo col sistema di firma digitale in tuo possesso.

RICORDA!

Occorre richiedere un certificato diverso per ogni spedizione. È consentito, però, richiedere un solo Certificato di Origine per più fatture quando:

  • il cliente è unico;
  • la spedizione è unica. 

Qualora, invece, si trattasse di più spedizioni o di spedizioni verso più clienti della stessa merce, occorre richiedere un Certificato di Origine per ciascuna fattura.  

2.3 Documenti di prova di origine della merce

La richiesta di un Certificato di Origine deve essere sempre accompagnata da almeno una fattura di vendita al cliente estero firmata digitalmente e provvista di visto camerale.

Nel caso, però, di Certificato di Origine per merce di origine Extra UE, occorrerà allegare anche altri documenti comprovanti l’origine della merce, tra cui:

  • certificato di origine estero emesso da altro organismo abilitato;
  • certificazioni di qualità e sanitarie rilasciate da enti abilitati, se contengono l’indicazione del Paese di origine;
  • esibizione di etichettature “Made In” dalle quali sia chiaramente esplicitato che le stesse sono riconducibili alle merci in esportazione
  • polizze di carico se contengono le indicazioni sul Paese di origine;
  • dichiarazioni presentate presso una dogana italiana o comunitaria per l’accesso ad un regime doganale dell’UE.

NOTA BENE! 

Una volta emesso digitalmente, il certificato può essere verificato online:

3. Certificato di Origine a posteriori e Certificato di Origine pro-forma

Nella maggior parte dei casi, il Certificato di Origine viene richiesto per spedizioni in corso. Solo in casi eccezionali, può essere richiesto anche per spedizioni già avvenute. 

In tal caso, bisogna ricordarsi di inserire, nella casella 5 “Osservazioni“, la scritta “Certificato rilasciato a posteriori”. Nella domanda andranno anche illustrati i motivi della richiesta, indicando il luogo (Paese) in cui si trova la merce.

Per quanto riguarda il Certificato di origine proforma, questo si richiede solo a fronte di fatture proforma e per richiederlo occorre inserire nel formulario gli estremi della fattura stessa.

RICORDA!

Alcuni Paesi esteri potrebbero richiedere obbligatoriamente la traduzione del Certificato di Origine nella loro lingua. 

Quindi, per evitare di trovarti la merce rifiutata o bloccata dalle Autorità doganali, puoi richiederci una traduzione giurata, legalizzata o certificata.

4. Tempi e modalità di rilascio

Una volta completata l’istruttoria, nel giro di qualche giorno, l’azienda richiedente riceverà un messaggio via e-mail contenente l’avviso di chiusura con esito positivo della pratica. 

A quel punto, sarà possibile procedere al ritiro del documento; qualora la pratica, però, si fosse chiusa con esito negativo, potrebbe essere necessario presentare altra documentazione.

Il rilascio del Certificato d’Origine da parte della CCIAA di Trento avviene comunque sempre in modalità digitale tramite il sistema “Stampa in azienda”. Il documento sarà, pertanto, inviato via PEC (e/o, eventualmente, ad altro indirizzo di posta elettronica indicato in fase di adesione) sotto forma di un file in formato PDF.

È anche possibile scaricare il PDF da Cert’O accedendo alla sezione “Pratiche inviate“. In tal caso, bisogna ricordarsi di non stampare il file direttamente dal browser, ma di scaricarlo e aprirlo preventivamente utilizzando il proprio programma di visualizzazione; per la stampa occorre, inoltre, una stampante a colori con buona risoluzione.

NOTA BENE! 

Se l’impresa avesse richiesto anche il visto sul Certificato di Origine o sulla fattura o altro documento collegato, sarà presente anche un ulteriore allegato contenente il file con il timbro (visto). Quest’ultimo andrà stampato a colori sul retro della pagina dove è stata apposta la firma del legale rappresentante.

5. Come attivare la “Stampa in azienda”

La procedura di attivazione è la seguente: 

Per poter aver accesso al servizio è necessario che l’azienda dichiari all’interno del modulo:

  • di non essere incorsa in violazioni gravi o ripetute della normativa doganale e fiscale, compresa l’assenza di condanne per reati gravi in relazione all’attività economica del richiedente; così come previsto dall’art. 39 (a) del Regolamento (UE) n° 952/2013”;
  • “di non aver avuto domande di autorizzazione respinte, né sospensioni o revoche di autorizzazioni esistenti per AEO – Esportatore Autorizzato, a causa di violazioni delle norme doganali negli ultimi tre anni”.

Successivamente al ricevimento della richiesta, l’Ufficio Commercio Estero della CCIAA di Trento provvederà ad abilitare l’impresa in modo che la funzione “Stampa in azienda” compaia tra le opzioni previste per il ritiro su Cert’O. L’accoglimento dell’istanza sarà comunicato a mezzo PEC all’azienda richiedente entro qualche giorno o settimana dalla richiesta.

RICORDA!

Qualora vi fossero difficoltà nel far valere nel Paese estero il documento emesso per via digitale con la Stampa in azienda (oppure qualora fosse necessaria la legalizzazione o l’apostille in Prefettura), è consentito richiedere l’emissione del Certificato di Origine su supporto cartaceo stampato dagli uffici camerali e firmato in maniera autografa (a penna) dal funzionario camerale. Il ritiro, in questo caso, avviene allo sportello previo appuntamento.

6. Correzione, annullamento e sostituzione di un Certificato di Origine già rilasciato

Qualora avessi bisogno di fare delle modifiche a un Certificato di Origine già rilasciato, non potrai farle tu personalmente, ma dovrai far approvare e convalidare le correzioni dalla Camera di Commercio che ha rilasciato il documento (nel nostro caso quella di Trento) mediante l’apposizione del visto “approvazione e convalida” su tutte le copie del certificato emesse.

Se, invece, volessi sostituire del tutto un certificato già emesso, dovrai restituire ed annullare il documento originale ed eventuali copie e procedere a una nuova richiesta, fornendo nelle note:

  • la domanda di annullamento;
  • una scansione del precedente certificato annullato.

NOTA BENE!

Hai smarrito o ti è stato rubato il Certificato di Origine? In questo caso devi richiedere un duplicato presentando una copia della denuncia presentata alle autorità competenti.

7. Costi e modalità di pagamento

L’emissione del Certificato di Origine ha un costo di € 5 per diritti di segreteria per ogni copia richiesta. Nel caso di documenti rilasciati con la “Stampa in azienda”, dato che viene fornita sempre una copia, il costo sarà di € 10.

Qualora fosse necessario applicare un visto su fatture e/o una legalizzazione (vedi paragrafo successivo) andranno aggiunti € 3 per ciascuna vidimazione. 

Il pagamento dei diritti di segreteria dovrà essere effettuato unicamente attraverso il conto prepagato abbinato al proprio account Telemaco, che può , essere alimentato tramite le principali carte di credito o con PagOnline di Unicredit (con addebito diretto in conto corrente).

8. Come legalizzare il Certificato di Origine

La legalizzazione (ex visto UPICA) è un tipo di attestazione attraverso cui si certifica la qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha firmato il documento e l’autenticità della firma stessa. 

Nel caso di Certificati di Origine e altri tipi di documenti rilasciati dalla Camera di Commercio, va richiesta, di norma, alla stessa CCIAA di riferimento, nel nostro caso la Camera di Commercio di Trento.

Vi sono, però, alcune eccezioni: si richiede, infatti alla  Prefettura (Commissariato del Governo) di Trento (anche se i documenti sono della Camera di Commercio) nel caso di Certificati di Origine destinati a Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja 1961 (per i quali serve l’apposizione dell’ apostille in luogo della legalizzazione).

Qui trovi l’elenco dei Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja.

RICORDA!

Anche per alcuni Stati non aderenti alla Convenzione Aja, la legalizzazione camerale potrebbe non essere sufficiente. Alcuni Paesi, ad esempio, richiedono che il documento vistato e legalizzato sia ulteriormente vistato da organismi intermedi mentre altri, come ad esempio gli Emirati Arabi o il Qatar, richiedono sempre e comunque la legalizzazione in Prefettura (non l’apostille, trattandosi di una Paese che non ha sottoscritto la Convenzione dell’Aja) con successivo passaggio in Consolato.

9. Indirizzi e altre informazioni utili sulla CCIAA di Trento

L’ufficio abilitato al rilascio di Certificati di Origine presso la CCIAA di Trento si chiama “Commercio Estero” e si trova in Via Calepina, 13.

– Telefono: 0461 887 271 – 268

– Email: commercio.estero@tn.camcom.it

– Orari sportello: reperibilità telefonica e orari di accesso al pubblico dal lunedì al venerdì non festivi dalle 9:00 alle 12:00 (chiusura straordinaria nel giorno della festa patronale, il 26 giugno)

NOTA BENE!

L’accesso all’ufficio è consentito solo previo appuntamento da concordare utilizzando l’apposito link per le prenotazioni. Alla richiesta seguirà l’invio di una e-mail all’indirizzo e-mail (non PEC) al cui interno saranno indicate le modalità di conferma dell’appuntamento. La disdetta è possibile entro e non oltre le 12 ore che precedono la visita. 

In alternativa è possibile richiedere l’appuntamento chiamando allo 0461-887268/271 o per mail commercio.estero@tn.camcom.it.

10. Conclusioni

In questa guida ti abbiamo fornito tutte le indicazioni necessarie su come richiedere il Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Trento. Hai qualche dubbio? Non esitare a richiedere la nostra consulenza telefonica gratuita di 15 minuti

Qualora, poi, avessi bisogno di altri documenti presso la Camera di Commercio, sul nostro sito troverai non solo guide dettagliate dedicate altre Camere di Commercio italiane (ad esempio la Camera di Commercio di Bolzano), ma anche articoli dedicati alla richiesta di diversi documenti presso la CCIAA di Trento, quali:

Non riesci a trovare ciò che ti serve? Contattaci subito inviando un’e-mail a info@multilex.it!

CONTATTACI!

Hai bisogno anche di ottenere un visto, una legalizzazione o altri documenti camerali? Contattaci per una consulenza gratuita e scopri tutti i servizi che offriamo per la Camera di Commercio di Trento.

Richiedi un preventivo

Richiedi la consulenza
Fai da te

Trova la tua pratica nella barra di ricerca e segui le nostre guide passo dopo passo per richiedere la tua pratica in autonomia

Ricerca in Multilex
Valutazione di Google
5.0
Basato su 616 recensioni
×
js_loader
Valutazione di Google
5.0
Basato su 616 recensioni
×
js_loader