Cos’è e come si fa una traduzione legale

Devi presentare una traduzione di un documento con contenuto legale e non sai da dove cominciare? Allora mettiti comodo e continua a leggere perché, in questo articolo, ti spieghiamo cos’è la traduzione legale e come si fa.

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1) Cos'è la traduzione legale

Si definisce “traduzione legale” un tipo particolare di traduzione tecnica che ha per oggetto documenti aventi natura legale. 

Alcune fonti, però, riportano anche un secondo significato della traduzione legale, legato non al contenuto della traduzione, ma alla forma. 

In base a questa seconda definizione, che, a nostro avviso, è fuorviante, la traduzione legale corrisponderebbe alla traduzione ufficiale di un atto, qualunque esso sia, indipendentemente da se si tratti di traduzione giurata o asseverata, traduzione certificata o traduzione legalizzata.

NOTA BENE!

Possono essere oggetto di traduzione legale:

  • Le ordinanze e le sentenze di tribunale;
  • Le prove scritte prodotte in giudizio;
  • I brevetti depositati;
  • I rapporti ufficiali e le trascrizioni;
  • Le licenze e i contratti;
  • Tutti gli altri atti aventi natura legale, sia pubblici sia privati.

2) In cosa si differenzia la traduzione legale dalle altre tipologie di traduzione

La traduzione legale, così come altri tipi di traduzione tecnica, è caratterizzata da un alto grado di difficoltà

Ci sono, però, alcuni aspetti che contribuiscono a rendere la traduzione legale ancora più difficile e complessa, rispetto ad altre tipologie di traduzione tecnica, come, ad esempio, la traduzione medica o quella scientifica. 

Questi sono legati, principalmente, al fatto che, trattandosi di documenti che hanno natura legale, è necessario che il testo tradotto abbia, come quello da tradurre, un’interpretazione univoca. 

Questo presuppone, quindi, che ci sia una perfetta corrispondenza di tutti i termini utilizzati fra ordinamento giuridico del Paese della lingua d’origine e ordinamento giuridico della lingua di arrivo o destinazione, ma, come sappiamo, questo non è sempre possibile e proprio qui sta la difficoltà!

La corrispondenza risulta, certamente, più semplice fra Paesi che, come l’Italia, hanno un ordinamento basato sul Diritto Romano; può risultare, invece, più difficile e, talvolta, impossibile, quando si tratta di tradurre atti di Paesi che appartengono a ordinamenti giuridici basati su paradigmi differenti, come, ad esempio, i Paesi con sistemi giuridici di Common Law (USA, Regno Unito, Australia, Canada, etc.).

RICORDA!

L’elevato grado di precisione richiesto dalla traduzione legale non consente di ricorrere a strumenti di traduzione automatica – vale a dire la traduzione di un testo da parte di un software senza bisogno dell’intervento umano -, se non, in alcuni casi, per effettuare una prima bozza di traduzione. 

La traduzione legale, al pari di quella poetica, necessita, quindi, sempre e comunque di traduttori umani, nello specifico di traduttori specializzati in traduzione legale e giuridica.

3) Traduzione giuridica e traduzione legale sono la stessa cosa?

Per quanto ci sia molta confusione riguardo le definizioni, di fatto non esiste nessuna differenza fra traduzione legale e traduzione giuridica: possiamo, dunque, considerare le due espressioni come sinonimi

In entrambi i casi, si tratta, infatti, della traduzione di testi di argomento legale, caratterizzati da un linguaggio specialistico altamente formale e complesso, come contratti, rapporti ufficiali, sentenze e ordinanze di Tribunale.

4) Differenze fra traduzione legale, traduzione giurata, traduzione certificata e traduzione legalizzata

La traduzione legale o giuridica differisce, invece, da altri tipi di traduzione che hanno, generalmente, solo forma legale, ma non necessariamente il contenuto, quali appunto:

Cerchiamo di comprendere meglio quali sono le caratteristiche di queste diverse forme di traduzione.

- Traduzione giurata o asseverata

Per traduzione giurata o asseverata s’intende una traduzione che ha forma legale o ufficiale, senza che il contenuto abbia, necessariamente, argomento giuridico. 

A differenza, infatti, della traduzione legale, quella giurata o asseverata necessita di una specifica procedura di autenticazione, al fine di rendere il documento tradotto ufficiale anche nel Paese in cui viene presentato.

La procedura detta di “asseverazione” deve essere effettuata dal traduttore dinanzi ad un funzionario pubblico, dunque può avvenire solo recandosi presso un giudice di pace, un notaio oppure, più frequentemente, un tribunale.

Qui, il traduttore (o, in alcuni casi, un’altra persona che dimostri di conoscere la lingua di arrivo del documento) sarà invitato a firmare un apposito verbale fornito dall’Ufficio Asseverazioni o, talvolta, scaricabile online sul sito del Tribunale prescelto, in cui giura di “aver bene e fedelmente adempiuto all’incarico affidatomi al solo scopo di far conoscere la verità”, allegando al giuramento sia il documento da tradurre (in fotocopia, copia conforme o originale), sia il testo della traduzione.

- Traduzione certificata

La traduzione certificata è un tipo di traduzione che ha forma, ma non, necessariamente, contenuto legale, e che, contrariamente a quello che avviene per la traduzione legale, richiede una procedura di autenticazione da parte del traduttore, senza, però, che questi si rechi dinanzi ad un funzionario pubblico, come accade, invece, nel caso della traduzione asseverata. 

È, infatti, sufficiente che il traduttore (o l’agenzia di traduzioni) alleghi al documento una dichiarazione in cui si afferma che è stata effettuata una traduzione accurata e diretta dalla lingua in cui è scritto il documento alla lingua di destinazione. 

Tale dichiarazione dovrà essere redatta nella lingua di arrivo del documento e corredata dalla firma e dal timbro del traduttore o del rappresentante dell’agenzia di traduzioni, che dovrà anche indicare i propri dati identificativi e di contatto.

La traduzione certificata è richiesta, solitamente, a chi deve presentare documenti in Paesi anglofoni quali Regno Unito, Irlanda, Canada, Australia e Stati Uniti d’America. 

Può essere, tuttavia, richiesta anche per altri Paesi, qualora sia considerata sufficiente dall’ente destinatario della traduzione: consigliamo, però, sempre di verificare, caso per caso, quali siano i requisiti richiesti per la certificazione.

- Traduzione legalizzata

Scopriamo, infine, la traduzione legalizzata, la quale, vista l’assonanza del nome, viene spesso confusa proprio con la traduzione legale. 

Questa, come le precedenti due forme di traduzione (giurata e certificata) si definisce “legalizzata” non perché abbia, di necessità, un contenuto legale, ma perché si tratta di una forma di traduzione ufficiale.

La traduzione legalizzata, in verità, può essere definita come una traduzione giurata munita di legalizzazione. Cosa significa? La legalizzazione è, molto semplicemente, la procedura con cui viene attestata la qualifica di pubblico ufficiale del funzionario che ha firmato e posto il proprio timbro/sigillo su un atto, in questo caso il giuramento del traduttore. 

L’obiettivo è far sì che la traduzione del documento abbia effetti legali nel Paese della lingua di destinazione.

La forma di legalizzazione che viene maggiormente utilizzata per le traduzioni legalizzate è l’apposizione di “Apostille(o postilla) da parte dell’Ufficio della Procura della Repubblica, presso i Tribunali nella cui circoscrizione i rispettivi atti si sono formati

Questo significa che il traduttore dovrà recarsi presso l’ufficio della Procura competente per richiedere l’apposizione dell’Apostille al giuramento della traduzione asseverata da lui firmato.

Alternativa all’apostille è la legalizzazione diplomatica o consolare: in questo caso vi è un primo passaggio presso la Procura della Repubblica competente per far apporre il timbro di legalizzazione e, fatto questo, ci si reca presso il Consolato del Paese destinatario della traduzione, sito in Italia, affinché apponga la proprio legalizzazione sulla traduzione.

CONSIGLIO!

La traduzione legalizzata necessita di alcuni passaggi che richiedono grande accuratezza. 

Se, però, volessi compiere il tutto in maniera più sbrigativa, ma comunque sempre corretta ed efficace, puoi ricorrere ai servizi di un’agenzia di traduzioni specializzata, che svolgerà in autonomia tutti gli step necessari per asseverare e legalizzare la traduzione dei documenti che ti occorrono.

5) Come si fa la traduzione legale

La traduzione legale è, in genere, effettuata da traduttori specializzati in traduzione legale e giuridica

Nello specifico, possono svolgere l’attività di traduttori legali specializzati sia i laureati in lingue che abbiano una solida formazione in diritto, sia avvocati o giuristi che abbiano anche delle documentate competenze di traduzione. 

Noi prediligiamo la seconda soluzione, perché la riteniamo maggiormente in grado di garantire il massimo rigore nelle traduzioni.

6) Quando è necessaria la traduzione legale

La traduzione legale è necessaria ogni volta che hai bisogno di tradurre documenti legali redatti in una lingua straniera in italiano o viceversa

Entrambe le eventualità, visto che viviamo in un mondo globalizzato, sono più frequenti di quello che si possa pensare. 

Ad esempio, uno dei casi in cui potrebbe essere necessario ricorrere alla traduzione legale è quello in cui uno studio legale internazionale debba scrivere un contratto o presentare un parere per un cliente straniero in Italia o viceversa.

7) Quanto costa la traduzione legale

La traduzione legale richiede sempre l’intervento di un traduttore specializzato il quale applicherà le proprie tariffe, di solito parametrate agli anni di esperienza. 

Altri fattori che possono incidere sul costo di una traduzione legale sono:

  • La lunghezza e la complessità del documento;
  • Le lingue di origine e destinazione utilizzate. 

Uno dei casi in cui il costo della traduzione legale potrebbe decisamente aumentare è quello in cui fosse necessario tradurre un documento scritto in una lingua diversa dall’Italiano (ad esempio il Cinese o l’Arabo) in un’altra lingua differente dal nostro idioma (ad esempio l’Inglese).

In questo caso, dovrai affidarti a traduttori legali specializzati non in una, ma in due lingue straniere, oppure far tradurre il documento di partenza prima in Italiano e, successivamente, dall’italiano nell’altra lingua di destinazione.

NOTA BENE!

Per conoscere i costi delle nostre traduzioni legali, inviaci una e-mail a info@multilex.it o compila il modulo apposito nella pagina dei contatti.

8) Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto cos’è e come si fa la traduzione legale, sottolineando che:

In generale, in presenza di dubbi circa il tipo di traduzione da utilizzare, la soluzione più veloce e sicura è quella di affidarsi a società specializzate in traduzioni legali come MultiLex: in questo modo, sarai certo non solo della qualità della traduzione, ma anche di aver scelto la traduzione più adatta per i tuoi scopi.

Hai bisogno di una traduzione legale e non hai tempo da perdere? Contattaci!

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