Legalizzazione e Apostille presso la Procura di Ancona

Presso la Procura di Ancona puoi richiedere la legalizzazione e le apostille con cui autenticare un atto o documento in modo che venga considerato valido in un Paese estero.

Per farlo, però, è richiesta una particolare procedura, che necessita dell’autenticazione da parte di un pubblico ufficiale. L’operazione in teoria è abbastanza semplice, ma dal punto di vista pratico, risulta spesso complicata per il cittadino

Infatti, la competenza per legalizzare o apostillare un atto si divide tra procure, prefetture e anche Camere di Commercio. A questo si aggiunge che ogni ente ha una sua modalità di richiesta e di ritiro

Grazie alla nostra guida hai tutte le informazioni e le indicazioni pratiche su come autenticare un atto alla procura di Ancona.Vuoi capire come funziona una legalizzazione o le apostille di un atto o come funziona una traduzione? Puoi contattarci per una consulenza telefonica gratuita.

1. Quando richiedere la legalizzazione e le apostille

La legalizzazione consiste, praticamente, in un timbro che si aggiunge sull’atto originale, con cui si autentica la firma e si attesta che a firmarlo sia stato un pubblico ufficiale. È richiesta per convalidare un atto all’estero o per ottenere il riconoscimento in Italia. Tuttavia, in alcuni casi la legalizzazione non è necessaria: per autenticare un documento ti basterà l’apostilla.

È sempre un sistema di autenticazione di un documento. Questa volta però non si mette un timbro e una firma, ma si aggiunge un’annotazione. Si applica solo tra Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja.

Infine, l’apostilla e la legalizzazione possono essere necessarie anche per dare validità a una traduzione di un atto, operazione spesso richiesta da alcuni Stati.

Se hai necessità di una traduzione giurata, legalizzata e certificata, che a sua volta deve essere legalizzata o apostillata, puoi chiedere il nostro supporto.

La legalizzazione e l’apostille non sono necessarie in presenza di specifiche convenzioni internazionali. Eccone alcune:

– in base alla Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987 sono esenti da legalizzazione e dalle apostille i seguenti Paesi: Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Lettonia, Estonia, Austria, Germania e Ungheria.

– in base al regolamento UE n° 2016/1191, la legalizzazione e le apostille non sono necessarie per tutti gli atti pubblici emessi da uno Stato Membro con riferimento ai seguenti certificati di: nascita, esistenza in vita, decesso, matrimonio, divorzio, separazione, dilazione, adozioni, domicilio, residenza, nazionalità, assenza di precedenti penali solo con riferimento a un cittadino dell’Unione, se rilasciato dalle autorità del suo Stato membro di cittadinanza, diritto di voto.

2. Competenze della Procura di Ancona

È competenza della Procura di Ancona la legalizzazione e la apostillazione di:

– verbali di Giuramento di Traduzione;

– atti e contratti redatti dinanzi al notaio;

– copia di una sentenza del Tribunale;

– certificato del Casellario Giudiziale;

– certificato dei carichi pendenti.

 Ti potrebbe interessare anche la nostra guida su come richiedere il certificato del casellario giudiziale alla Procura di Ancona o dei carichi pendenti.

Invece, la procedura per legalizzare o apostillare i documenti si svolge in diverse sedi. Ad esempio, la Prefettura di Ancona ha il compito di autenticare i seguenti documenti:

– certificati di laurea;

– certificati anagrafici;

– certificazioni scolastiche;

– estratti di stato civile;

– atti rilasciati da Rappresentanza Diplomatica o Consolare.

La Procura di Ancona ha competenza territoriale per i seguenti Comuni, oltre a quello di Ancona città: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra de’ Conti, Serra San Quirico, Sirolo, Staffolo.

3. Quanto costa la legalizzazione e l’apostilla

La richiesta di legalizzazione e quella di apostilla presso una Procura è sempre gratuita. Sono previsti dei costi solo per una legalizzazione consolare, necessaria per convalidare un documento in alcuni Stati Esteri.

In questo caso devi recarti al Consolato dello Stato straniero presente sul territorio italiano. Per ottenere la legalizzazione ci sono delle spese che variano in base alla tipologia di atto e al Paese di riferimento.

4. Come richiedere la legalizzazione e l’apostilla alla Procura di Ancona

La Procura di Ancona non offre un servizio di prenotazione online per le legalizzazioni e le apostille. Devi recarti di persona o delegare qualcuno presso l’Ufficio della Segreteria Civile del Tribunale di Ancona ubicato a:

Corso Mazzini, 95;

– quarto piano.

Gli orari di apertura al pubblico sono dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle 14:00, mentre il sabato è chiuso. Dovrai portare con te il documento in originale da autenticare. Per qualunque informazione puoi rivolgerti allo 071 506 23 19, oppure inviare una PEC a: casellario.procura.ancona@giustiziacert.it.

La Procura non fornisce il servizio al cittadino il 4 maggio, festività del patrono della città, San Ciriaco. Gli orari sono quelli indicati per la consegna dei documenti, ma come segnalato sul sito della Procura di Ancona si consiglia di verificarli all’interno della sezione News.

Dovrai portare con te:

– documento da legalizzare in originale;

– tuo documenti di identità.

In linea di massima ci vogliono massimo tre giorni lavorativi per il ritiro, procedura che avviene sempre senza prenotazione.

Per le apostille o legalizzazione dei certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti è consigliabile verificare che sia stato rilasciato da un funzionario con firma legalizzata e ancora in carica. Per farlo basta contattare la Procura e indicare il nome di chi ha rilasciato l’atto. 

Nel caso in cui la firma non sia legalizzata, devi richiedere un nuovo certificato, specificando che dovrà essere successivamente legalizzato o apostillato.

5. Richiesta di legalizzazione e apostille con delega o via posta Procura di Ancona

La procedura di richiesta e ritiro può essere effettuata anche:

– con delega;

– utilizzando il servizio postale.

Puoi delegare un soggetto terzo, parente, amico o anche professionisti specializzati, per consegnare i documenti da legalizzare e apostillare o ritirarli. L’unica operazione è quella di compilare un foglio di delega, inserendo i tuoi dati, quelli del delegato, l’oggetto della delega e una copia dei documenti di riconoscimento.

La Procura di Ancona offre anche l’opzione di richiesta e ritiro per posta. Ecco quali sono i passaggi:

– inserisci il documento in un plico sigillato, allegando una lettera di accompagnamento con i tuoi dati, specificando se hai necessità di legalizzazione o l’apostilla, e il Paese estero per cui è richiesta l’autenticazione.

– aggiungi una busta da lettera per la riconsegna del documento già con francobollo applicato e compilata con indirizzo di recapito;

– spedisci all’indirizzo Corso Mazzini, 95, 60121 Ancona (AN), Segreteria Civile.

Se non vuoi perdere del tempo a richiedere informazioni specifiche o a prenotare gli appuntamenti, puoi contattarci. Affideremo a un membro del nostro team questa operazione.

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