Legalizzazione e Apostille presso la Procura di Agrigento

Hai sentito parlare di legalizzazione e apostille e ti stai domandando cosa sono, come e quando richiederle alla Procura di Agrigento? Nel nostro articolo trovi tutte le informazioni che ti servono.

Entrambe sono procedure con cui puoi autenticare un documento in modo che venga considerato valido da uno Stato terzo. Un qualcosa di molto utile se devi lavorare fuori dall’Italia, oppure se hai necessità di dimostrare una tua qualifica, un tuo diritto o una condizione personale all’estero.

Per richiedere la legalizzazione o le apostille è necessario:

– comprendere in sintesi cos’è una legalizzazione e l’apostille;

– quando è necessario rivolgersi alla Procura di Agrigento o a un altro ente;

– conoscere la procedura per richiedere l’autenticazione alla Procura di Agrigento.

Se vuoi maggiori informazioni per sapere come funziona una legalizzazione o le apostille di un atto, puoi contattarci per una consulenza telefonica gratuita.

1. Quando richiedere la legalizzazione o le apostille?

Cos’è la legalizzazione? È una procedura svolta da un pubblico ufficiale in base alla quale lo Stato italiano definisce autentico un atto. L’apostille è un procedimento simile e si utilizza in alternativa alla legalizzazione tra quei Paesi che hanno firmato la Convenzione dell’Aja. Dal punto di vista pratico le procedure sono diverse ma in entrambi i casi si raggiunge lo stesso scopo:

– si autentica il timbro/sigillo e la firma apposta sull’atto o documento;

– si dimostra che l’autenticazione è avvenuta da parte di un pubblico ufficiale.

Precisiamo che potrebbe essere necessario anche legalizzare o apostillare la traduzione di un atto, al fine di renderlo valido per il Paese terzo. In questo caso puoi usufruire del nostro servizio di traduzioni giurate, legalizzate o asseverate.

1.1. Esenzione dalla legalizzazione e le apostille

Ci sono però dei casi in cui la legalizzazione e le apostille sugli atti e documenti non sono richieste. Ciò si verifica in presenza di alcune convenzioni tra Stati. Tra quelle più comuni trovi:

– la Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987 secondo cui sono esenti esenzione gli atti e documenti pubblici prodotti e da far valere tra gli Stati aderenti: Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Lettonia, Estonia, Austria, Germania e Ungheria;

– il Regolamento UE n° 2016/1191. Stabilisce che la legalizzazione e le apostille non sono necessarie per tutti gli atti pubblici emessi da uno Stato Membro con riferimento ai seguenti certificati di: nascita, esistenza in vita, decesso, matrimonio, divorzio, separazione, dilazione, adozioni, domicilio, residenza, nazionalità, diritto di voto. Infine, si include anche il certificato di assenza di precedenti penali solo con riferimento a un cittadino dell’Unione, se rilasciato dalle autorità del suo Stato membro di cittadinanza.

2. Come funziona la legalizzazione e le apostille alla Procura di Agrigento

La Procura di Agrigento è competente ad apporre la legalizzazione o apostille sui seguenti atti o documenti:

– verbali di Giuramento di Traduzione;

– atti e contratti redatti dinanzi al notaio;

– copia di una sentenza del Tribunale di Agrigento;

– certificato del Casellario Giudiziale;

– certificato dei carichi pendenti.

 Per la legalizzazione di atti o documenti come i certificati di laurea, quelli anagrafici, scolastici e universitari, invece, è responsabile la Prefettura di Agrigento. Infine, la Camera di Commercio di Agrigento è responsabile della legalizzazione dei visti e degli atti da lei emessi.

 

3. Quando rivolgersi alla Procura di Agrigento: competenze territoriali

Altro aspetto da considerare è quando rivolgersi alla Procura di Agrigento, oppure a un’altra sede. Ricordiamo che la competenza territoriale per il rilascio di atti come quelli del casellario giudiziale o dei carichi pendenti è sempre della procura del luogo di residenza.

Ciò si applica anche per le legalizzazioni e le apostille. Pertanto è utile conoscere quali sono i Comuni che rientrino nella competenza territoriale della procura di Agrigento. Ecco la lista aggiornata: Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana.

4. Come fare domanda di legalizzazione e l’apostilla alla Procura di Agrigento

Per legalizzare o apostillare un atto alla Procura di Agrigento è necessario portarlo di persona, dato che non accettano l’invio per posta. La sezione incaricata è l’Ufficio Affari Civili della Procura con sede nel Palazzo di Giustizia in via Mazzini, 179, 92100.

Riceve dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 12:30 alla stanza 544, quinto piano.

Devi portare l’atto originale da legalizzare e apostillare, che dovrai consegnare all’incaricato. In sede devi compilare una richiesta in cui inserire i tuoi dati e specificare la tipologia di autenticazione tra apostille e legalizzazione

In base al Paese e alla tipologia di procedura di autenticazione ti verrà indicato il giorno del ritiro. In linea di massima l’atto è pronto in tre giorni lavorativi.

Per evitare perdite di tempo ecco alcuni consigli:

– per alcuni atti a scadenza come il certificato del casellario giudiziale e dei carichi pendenti, controlla la loro validità, pari a un massimo di 6 mesi. Inoltre, è consigliabile riferire il nome del funzionario che li ha emessi. Se ha una firma depositata presso la Procura di riferimento ed è ancora in carica, puoi autenticare il documento senza ulteriori tempistiche. Viceversa, dovrai ottenere un nuovo certificato;

verifica i giorni di chiusura della procura. Oltre alle festività nazionali, si aggiunge quella del santo patrono della città, San Gerlando, che si festeggia il 26 febbraio;

– porta con te un documento di riconoscimento, che devi allegare alla domanda da compilare in sede e per il ritiro.

4.1. Come delegare un terzo alla legalizzazione e apostille di un atto

Se non puoi recarti in Procura di persona, ad esempio se sei fuori sede o gli orari non coincidono con il tuo lavoro, puoi delegare un soggetto terzo alla:

– consegna;

– al ritiro.

Per farlo devi creare un atto di delega, una scrittura privata in cui inserire i tuoi dati, quello del soggetto delegato e il motivo della delega. È utile specificare se l’attività del soggetto terzo è solo per la consegna o anche per il ritiro.

La delega deve essere firmata in originale dal delegato e dal delegante ed occorre allegare copia dei documenti di entrambi i soggetti.

 

5. Quanto costa la legalizzazione e l’apostilla?

La richiesta di legalizzazione e apostilla è sempre gratuita. L’unico caso in cui è previsto un costo è per la legalizzazione consolare. Infatti, in assenza di accordi internazionali tra gli Stati, come le convenzioni che abbiamo indicato in precedenza, è necessario un doppio procedimento di legalizzazione. Il primo è eseguito in Italia, il secondo dall’autorità diplomatica o consolare del Paese terzo.

In questo caso, per autenticare un atto dovrai recarti anche all’ambasciata o al consolato dello Stato terzo, richiedendo la legalizzazione consolare, il cui costo varia in base agli oneri applicati dal Paese terzo.

Se non vuoi perdere del tempo a richiedere informazioni specifiche o a prenotare gli appuntamenti per la legalizzazione e le apostille, puoi contattarci. Otterrai così l’autenticazione dell’atto nel minor tempo possibile.

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