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Ti domandi come si richiede il Certificato dei Carichi Pendenti? Di seguito trovi una guida completa, con tutte le informazioni necessarie.
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Cos’è un Certificato dei Carichi Pendenti? È un documento in cui sono elencati alcuni dei procedimenti penali in corso a carico di un soggetto.
Il “carico pendente” è, infatti, un termine giuridico che descrive la condizione di un soggetto imputato, con un procedimento che non è più nella fase delle indagini preliminari, ma è entrato in quella processuale.
Sono, pertanto, indicati al suo interno quei processi in corso che non sono ancora andati in giudicato. Riporta, inoltre, i procedimenti pendenti presso le procure distrettuali antimafia (DDA).
Come il Certificato del Casellario, è rilasciato dalla Procura della Repubblica, ha una validità di 6 mesi ed è spesso necessario per lavorare in un’azienda estera, al fine di verificare la veridicità di quanto dichiarato da un soggetto.
Spesso il Certificato dei Carichi Pendenti si confonde con quello del Casellario Giudiziale. Entrambi sono atti pubblici con valore legale che si riferiscono ai procedimenti penali, anche se il Casellario riguarda anche condanne amministrative e civili, ed hanno validità di 6 mesi, ma queste sono le uniche similitudini. Infatti, hanno finalità e scopi differenti.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti rimandiamo alla nostra guida sulle differenze tra Casellario Giudiziale e Carichi Pendenti. Di seguito, andremo ad evidenziare gli aspetti più importanti:
RICORDA!
Per eventuali pratiche all’estero ti verrà richiesto quasi sempre unicamente il Casellario Giudiziale a cui – solo in alcuni casi – dietro sollecitazione dell’ente estero, può essere richiesto di aggiungere i Carichi Pendenti.
Contattaci per avere qualunque chiarimento su quando i due documenti sono necessari!
Per richiedere il Certificato dei Carichi Pendenti devi rivolgerti all’ufficio della Procura della Repubblica competente per il tuo Comune di residenza, in attesa che venga istituita un’anagrafe nazionale dei carichi pendenti.
Quindi, se lo richiedi a una Procura differente da quella competente per la tua residenza, in alcuni casi ti verrà comunque rilasciato un Certificato dei Carichi Pendenti, ma con il timbro che identifica la competenza di una Procura diversa a quella della tua residenza e con riferimento ai soli carichi pendenti presenti in quel tribunale.
L’ufficio preposto al rilascio è quello del Casellario.
NOTA BENE!
Se preferisci evitare di preoccuparti di questa incombenza, puoi contattarci. Affideremo a un nostro professionista l’intera procedura e tu non dovrai occuparti di nulla!
Il Certificato dei Carichi Pendenti può essere richiesto dalla persona interessata, da un soggetto terzo munito di delega, oppure su domanda del difensore dell’imputato. In linea di massima, la procedura di richiesta può essere fatta:
Precisiamo sin da subito che queste modalità non sono valide per tutte le Procure. Quindi, prima di richiedere un certificato, ti invitiamo a consultare il nostro motore di ricerca con tutte le informazioni sulle Procure della Repubblica e le modalità specifiche per richiedere i Carichi Pendenti. Ti basterà inserire nella barra di ricerca la seguente frase: “Certificato dei Carichi Pendenti + [nome della città sede della Procura]”.
La maggior parte delle Procure include tra le opzioni per richiedere il Certificato dei Carichi pendenti la modalità online, tramite l’apposito portale dei Servizi Online del Ministero della Giustizia.
Ecco di seguito i principali passaggi:
A questo punto, puoi selezionare se il rilascio deve avvenire con urgenza (come vedrai nel paragrafo 9 questa modalità ha un costo aggiuntivo) e il numero di copie. Ora non devi fare altro che completare la procedura di richiesta, confermando l’operazione. Riceverai un’e-mail di conferma, che dovrai mostrare per il ritiro.
Infatti, non è previsto l’invio del certificato via PEC. Dovrai essere tu, o un soggetto delegato, a ritirare in sede il documento presso la sede della Procura della Repubblica di riferimento.
Anche la procedura del ritiro avviene in modo diverso da Procura a Procura. In linea di massima, ci sono queste modalità:
NOTA BENE!
Vuoi scoprire tutti i passaggi su come prenotare online un certificato dei Carichi Pendenti? Puoi leggere la nostra guida alla richiesta dei Carichi Pendenti online.
Una modalità prevista da tutte le Procure è quella del ritiro allo sportello.
Tuttavia, anche in questo caso esistono alcune differenze. Infatti, alcuni uffici del Casellario Giudiziale richiedono di effettuare una prenotazione online, altri invece prevedono un accesso libero.
Quindi, prima di procedere, ti invitiamo a consultare il nostro motore di ricerca per verificare le informazioni relative alla Procura di riferimento e le modalità di accesso agli sportelli.
Per la richiesta allo sportello è necessario esibire un documento di riconoscimento, e il modulo di richiesta in carta semplice, rilasciato online o da compilare allo sportello. Inoltre, sarà necessario portare una marca da bollo e versare i relativi diritti di segreteria (vedi paragrafo 9), salvo i casi di esenzione (paragrafo 9.1).
La richiesta per delega è una modalità con cui incarichi un soggetto di ritirare il certificato dei carichi pendenti al tuo posto. Per farlo, dovrai compilare un modulo di delega in cui inserire le seguenti informazioni:
La delega deve essere consegnata in originale. Non sono accettate copie.
NOTA BENE!
Se non hai a chi affidare il ritiro dei Carichi Pendenti, puoi contattarci. Un nostro professionista si occuperà dell’intera procedura!
La procedura per posta è adottata solo da alcune Procure per facilitare la richiesta dei Carichi Pendenti, soprattutto per i soggetti che si trovano all’estero. Precisiamo che tutte le Procure accettano la richiesta di certificati tramite Poste italiane, mentre solo alcune via corriere.
Invece, per il ritiro si avrà una doppia opzione:
Ecco cosa ti serve per effettuare la richiesta via posta:
Il rilascio del Certificato dei Carichi Pendenti per il minore è di competenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di competenza territoriale, sulla base del Comune di residenza del minore. La richiesta deve essere presentata dal genitore o dal tutore.
Altri soggetti per i quali, ad esempio, la richiesta deve essere presentata da terzi sono:
Invece, i minori che hanno già compiuto 16 anni possono presentare la richiesta in autonomia o mediante delega.
I tempi di rilascio del Certificato dei Carichi Pendenti dipendono dalla tipologia di richiesta:
RICORDA!
Verifica sempre le modalità di richiesta e di ritiro con l’ufficio competente della Procura. Se non vuoi preoccuparti degli aspetti burocratici, contattaci.
Il costo complessivo per il rilascio del Certificato dei Carichi Pendenti è di base di 19,92€, suddiviso in:
Per i certificati urgenti devi aggiungere un’ulteriore marca da 3,92€. Non ci sono costi per la richiesta online in sé né per l’autenticazione tramite legalizzazione o apostille (vedi paragrafo 10).
Ci sono però dei casi in cui puoi essere esentato dal pagare i costi per il bollo e i diritti per il rilascio del Certificato dei Carichi Pendenti. Ecco alcuni casi in cui è gratuito:
NOTA BENE!
Contattaci per sapere se anche tu hai diritto all’esenzione!
Le apostille e la legalizzazione sono procedimenti di autenticazione necessari per far valere il Certificato dei Carichi Pendenti in un Paese estero UE o extra UE. Infatti, entrambe prevedono l’intervento di un pubblico ufficiale, che convalida il certificato, autenticandolo tramite firma e timbro. Vi sono, però, anche situazioni in cui la legalizzazione non è necessaria e, di seguito, abbiamo riassunto le principali:
Per quanto riguarda i casi specifici in cui non è necessario richiedere né la legalizzazione, né l’apostille sul certificato dei carichi pendenti sono i seguenti:
NOTA BENE!
Se vuoi conoscere come richiedere la legalizzazione o le apostille presso una Procura della Repubblica, puoi leggere le nostre guide. Ti basterà inserire nel motore di ricerca “Legalizzazione + [NOME DEL COMUNE SEDE DELLA PROCURA]” e troverai tutti i passaggi, con orari e tipologie di richiesta.
Se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere anche la nostra guida generale sulle legalizzazion e apostille dei Carichi Pendenti.
Una volta che hai autenticato il Certificato dei Carichi Pendenti con apostille o legalizzazione presso la Procura, potrebbe essere necessario tradurlo nella lingua del Paese estero in cui sarà utilizzato, con una traduzione legalizzata, certificata o asseverata.
Anche in questo caso, la procedura avviene in modo diverso a seconda del Paese in cui deve essere utilizzato il certificato dei Carichi Pendenti.
Il primo step è quello di autenticarlo attraverso apostille o con legalizzazione (vedi paragrafo precedente). A questo punto, devi farlo tradurre. A differenza della traduzione per il Casellario Giudiziale, il Certificato dei Carichi Pendenti non prevede l’utilizzo del Modulo Standard multilingue, un documento allegato al certificato, che contiene la traduzione del testo nella lingua del Paese estero di destinazione.
Quindi dovrai richiedere una traduzione certificata, giurata o asseverata.
NOTA BENE!
Se vuoi conoscere come funziona una traduzione di un Certificato dei Carichi Pendenti, leggi la nostra guida alla traduzione dei Carichi Pendenti oppure richiedi il nostri supporto.
La nostra guida è conclusa. Ora disponi di tutte le informazioni utili per richiedere un Certificato dei Carichi Pendenti presso la Procura della Repubblica territorialmente competente per il tuo luogo di residenza.
Tuttavia, come hai letto, la procedura avviene con modalità e regole diverse per ogni Procura.
A tal proposito, sul nostro sito trovi guide apposite sulla maggior parte delle Procure d’Italia, quali Torino, Milano, Roma, Napoli, Palermo e tante altre.
Se avessi bisogno di richiedere anche il Certificato del Casellario Giudiziale, consulta la nostra guida specifica su come si richiede il Certificato del Casellario Giudiziale.
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