La richiesta di un Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo non presenta un iter particolarmente complesso, ma potrebbe comunque comportare alcune difficoltà per chi fosse in procinto di farlo per la prima volta o avesse bisogno di fare qualche operazione particolare, come ad esempio richiedere un Certificato di Origine a posteriori.
Niente paura, però, perché dopo aver letto questa guida dedicata all’argomento, ottenere questo documento presso la CCIAA Delta Lagunare non sarà più un problema!
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Il Certificato di origine rilasciato dalle Camere di Commercio, è un documento che attesta l’origine non preferenziale del prodotto, ed accompagna le merci esportate in Paesi extracomunitari.
La presentazione del documento si rende necessaria, su sollecitazione delle stesse autorità doganali:
Ogni richiesta dev’essere accompagnata dalla fattura di vendita al cliente estero firmata digitalmente e, quando il documento necessita di visto, è necessaria anche la firma autografa del legale rappresentante.
Ai fini, poi, del conferimento dell’origine, le merci devono essere state effettivamente prodotte o aver subito l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale in uno dei Paesi dell’Unione Europea da parte di un’impresa attrezzata a tale scopo.
RICORDA!
Possono richiedere il Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo le aziende esportatrici:
Il Certificato di Origine si richiede alla CCIAA di Venezia e Rovigo esclusivamente per via telematica, utilizzando, come per gli altri visti e certificati per l’estero, la piattaforma gratuita Cert’O. Solo in casi eccezionali, che andranno sempre motivati, può essere richiesto in modalità cartacea allo sportello.
Per poter utilizzare Cert’O è necessario che l’impresa:
L’impresa, dopo essersi registrata al sito, riceverà via e-mail le credenziali di accesso necessarie per entrare nel sistema e con cui procedere (solo in sede di primo accesso) al completamento della registrazione.
Riepiloghiamo di seguito i passaggi per avviare la procedura di richiesta dalla piattaforma Cert’O.
Per maggiori informazioni su come iscriversi a Telemaco, come inoltrare le pratiche su Cert’O e come ottenere la firma digitale puoi consultare la guida Visti e legalizzazioni alla CCIAA di Venezia Rovigo.
La richiesta del Certificato d’Origine richiede la compilazione del formulario digitale composto da 5 documenti: un foglio definito “Originale” di colore giallo, tre fogli di “Copia” in giallo più chiaro e un foglio di “Domanda di Origine”.
Ogni foglio ha un suo codice ed è suddiviso in una serie di caselle: clicca sul pulsante qui sotto per avere tutte le indicazioni necessarie.
Una volta compilato il formulario, sarà necessario salvarlo e scaricarlo in formato XML, autenticandolo col sistema di firma digitale in tuo possesso.
NOTA BENE!
Per Certificati di Origine con destinazione Federazione russa, occorre allegare alla pratica telematica la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà scaricabile dal sito ufficiale e qui allegata.
All’interno della dichiarazione, l’azienda dovrà dichiarare che i beni esportati e i loro destinatari non rientrano tra quelli assoggettati a restrizione a seguito del conflitto russo-ucraino.
Ad ogni richiesta dovrà essere allegata almeno una fattura di esportazione e tutti gli altri documenti comprovanti l’origine delle merci, ovvero, nel caso di Certificato di Origine per merce di origine Extra UE:
In genere, il Certificato di Origine è richiesto per spedizioni ancora in corso, ma in alcuni casi può essere richiesto anche per fatture di spedizione con data superiore ai 30 giorni.
In tale circostanza, nella casella 5 “Osservazioni” dovrà essere riferita la dicitura “Certificato rilasciato a posteriori” e, all’interno della domanda, andranno forniti anche i motivi di tale richiesta tardiva, indicando nel contempo il luogo in cui si trova la merce.
Il Certificato di origine proforma, invece, è rilasciato a fronte di fatture proforma e la sua funzione è spesso collegata alla necessità di aprire una lettera di credito in alcuni Paesi, oppure per spedire nuovi prodotti in sostituzione di merce difettosa.
In questo caso, occorre inserire, nella casella 5 “Osservazioni” gli estremi della fattura proforma.
NOTA BENE!
Alcuni Paesi esteri potrebbero richiedere obbligatoriamente la traduzione del Certificato di Origine nella loro lingua.
Quindi, per evitare di trovarti la merce rifiutata o bloccata dalle Autorità doganali, puoi richiederci una traduzione giurata, legalizzata o certificata.
Le pratiche di richiesta di un Certificato di Origine presso la CCIAA di Venezia e Rovigo sono evase, solitamente, entro e non oltre 2 giorni lavorativi dall’avvenuta presentazione della domanda.
Il ritiro del documento avviene esclusivamente in modalità digitale tramite il servizio di “Stampa in azienda su formulario” che andrà preventivamente abilitato (vedi paragrafo successivo).
In questo modo, conclusa l’istruttoria, la Camera di Commercio invierà via PEC e su altro indirizzo indicato dall’impresa il Certificato di Origine in formato PDF firmato digitalmente, con timbro della stessa CCIAA e firma scansionata del funzionario firmatario.
Il PDF, che può essere scaricato anche da Cert’O nella sezione “Pratiche inviate“, conterrà anche un QR code e un codice di verifica (serial token), con il quale è possibile verificare contenuti e autenticità del documento sul sito di Infocamere.
Qualora, poi, l’impresa richieda oltre al Certificato di Origine, anche il visto sulla fattura o su altro documento (visto su packing list, autentica ex UPICA, ecc.) riceverà nella stessa PEC, in aggiunta al file PDF, come allegato, anche il file con il timbro del visto da stampare sul documento originale cui si riferisce, il quale andrà stampato sul retro della pagina dove è stata apposta la firma del legale rappresentante.
RICORDA!
Il file non va mai stampato direttamente dal browser, ma va scaricato e aperto con Adobe Acrobat Reader. Per la stampa occorre, inoltre, utilizzare una stampante a colori.
Per l’abilitazione del servizio di “Stampa in azienda” presso la CCIAA di Venezia e Rovigo occorre inviare l’apposito Modulo di adesione Stampa in azienda su formulario e il Modulo di adesione Stampa in azienda su foglio bianco, compilato e firmato all’ indirizzo PEC cciaadl@legalmail.it.
Una volta abilitata, l’impresa, al momento della richiesta telematica del Certificato di Origine, dovrà ricordarsi di apporre il flag su “Richiesta di stampa in azienda“, visibile solo se l’impresa è stata preventivamente autorizzata.
Per la stampa in azienda su foglio bianco, in cui non sono più necessari neppure i formulari prestampati, il documento, una volta rilasciato, andrà stampato su un foglio formato A4 (210 – 297 mm) di carta collata bianca per scritture con peso minimo di 64 g/m2.
La stampa, anche in questo caso, andrà eseguita a colori nel rispetto del layout del certificato definito dalle linee guida Eurochambres e riconosciuto quale standard europeo.
NOTA BENE!
Qualora vi siano difficoltà a far valere nel Paese estero il documento emesso con “Stampa in azienda”, vi è la possibilità di richiedere l’emissione del Certificato di Origine su supporto cartaceo stampato dagli uffici camerali e firmato in maniera autografa, a penna, dal funzionario camerale.
Quando la pratica di Certificato di Origine viene posta in rettifica dallo stesso sportello camerale in cui è avvenuta la richiesta, l’utente riceverà una notifica all’indirizzo mail comunicato in fase di registrazione sul portale Telemaco.
La motivazione della richiesta di rettifica potrà essere consultata anche nel riquadro “annotazioni”, disponibile nella sezione “da rettificare” all’interno della piattaforma Cert’O
Nel caso in cui fosse necessario intervenire sul contenuto del modello base del Certificato di Origine, occorrerà cliccare sul tasto “rettifica modello base”, presente all’interno del riquadro “informazioni relative all’istruttoria della pratica”.
Dopo aver modificato il contenuto delle caselle del modello base, occorrerà scaricare quest’ultimo e firmarlo digitalmente nel formato.p7m.
Qualora fosse necessario allegare nuovamente anche la fattura di esportazione, il file dovrà essere rinominato, mentre nel caso in cui la richiesta di rettifica richiedesse documenti aggiuntivi, dato che quelli già presentati non possono essere eliminati, si dovrà procedere caricando i nuovi utilizzando il tasto “allega”.
RICORDA!
Nel caso di smarrimento del Certificato di Origine, è consentito richiedere un duplicato utilizzando un nuovo formulario e presentando, all’interno del modulo di domanda, una copia della denuncia di smarrimento presentata alle autorità competenti.
È, invece, sempre possibile ottenere ulteriori copie di un Certificato di Origine già rilasciato, richiedendo semplicemente una copia conforme di quello emesso in precedenza.
L’emissione del Certificato di Origine presso la CCIAA Delta Lagunare prevede un costo di € 5,00 euro per diritti di segreteria per ogni copia rilasciata.
Nel caso di richiesta di un visto su fatture, dichiarazioni o altri documenti accompagnatori delle merci in esportazione è previsto un costo ulteriore di € 3,00 per ogni visto.
Qualora, infine, su questi documenti fosse necessario apporre un secondo visto di legalizzazione della firma del funzionario camerale che lo ha convalidato (consulta il paragrafo successivo per maggiori dettagli), occorre aggiungere un costo ulteriore di € 3,00 euro.
Il pagamento dei diritti di segreteria va effettuato esclusivamente attraverso il proprio portafoglio prepagato su Telemaco, mentre per le sole richieste allo sportello si potrà procedere con bancomat, carta di credito o PagoPa.
Quando richiesto dall’Autorità doganale del Paese in cui il documento deve essere presentato, potrebbe essere necessario procedere con la “legalizzazione”, chiamata anche “autentica”, dell’Attestato di libera vendita.
Tale procedura, nel caso di documenti rilasciati dalle Camere di Commercio, è di competenza della stessa CCIAA e consiste, di fatto, nell’apposizione, sull’atto stesso, di una seconda firma da parte di un funzionario camerale diverso e, solitamente, di grado superiore, rispetto a quello che lo ha rilasciato.
Maggiori informazioni su come richiedere l’autentica su fatture, Certificati di Origine, Attestati di libera vendita e così via presso la CCIAA di Venezia e Rovigo sono disponibili nella nostra guida Visti e legalizzazioni alla CCIAA di Venezia Rovigo.
Tuttavia, nel caso di Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja del 1961, al posto della legalizzazione camerale è necessario utilizzare l’“apostille”. Questa, per i documenti rilasciati dalla CCIAA, deve essere richiesta presso la Prefettura territorialmente competente, in questo caso la Prefettura di Venezia oppure la Prefettura di Rovigo.
Anche per quanto riguarda alcuni Paesi che non hanno ancora aderito alla Convenzione dell’Aja, la legalizzazione in CCIAA potrebbe non essere accettata. Alcuni Paesi richiedono, ad esempio, ulteriori controlli da parte di organismi intermedi; altri, come gli Emirati Arabi, richiedono sempre la legalizzazione in Prefettura.
L’Ufficio Commercio Estero di questa CCIAA presenta tre sedi. Ecco di seguito indirizzi, orari e contatti.
Sede di Venezia Mestre
– Indirizzo: Via F. Marghera, 151
– Telefono: 0412/576630 – 31
– E-mail: certificazioni.estero@dl.camcom.it
– PEC: cciaadl@legalmail.it
– Orari di apertura: dal lunedì al venerdì mattina 8:45-12:30 (chiusura straordinaria nel giorno della festa patronale)
– Competenza territoriale: tutti i comuni della Provincia di Venezia
Sede di Rovigo
– Indirizzo: Via N. Bedendo, 2/a(laterale sede Piazza Garibaldi)
– Telefono: 0425426 407
– E-mail: certificazioni.estero@dl.camcom.it
– PEC: cciaadl@legalmail.it
– Orari di apertura: dal lunedì al venerdì mattina 8:45 -12:30 (chiusura straordinaria nel giorno della festa patronale)
– Competenza territoriale: tutti i comuni della Provincia di Rovigo
Sede di San Donà di Piave
– Indirizzo: Piazza Indipendenza, 20 S. Donà di Piave (presso Centro Culturale Leonardo da Vinci)
– Telefono: 041786111
– E-mail: ufficiosandona@dl.camcom.it
– PEC: cciaadl@legalmail.it
– Orari di apertura: dal lunedì al venerdì mattina 8:45 -12:30 (chiusura straordinaria nel giorno della festa patronale)
NOTA BENE!
I servizi presso tutte le sedi camerali sono erogati esclusivamente su appuntamento.
In questa guida alla richiesta del Certificato di Origine alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo ti abbiamo fornito una panoramica chiara e completa su come fare a ottenere questo documento presso la CCIAA di queste due province venete.
Qualora, però, avessi ancora dubbi, non esitare a contattare i nostri esperti tramite una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti.
Sul nostro sito web troverai, inoltre, guide dettagliate e approfondite relative ad altri documenti camerali, quali visti e legalizzazioni, certificati camerali e certificati di origine, non solo per Venezia e Rovigo, ma anche per altre realtà territoriali limitrofe, come Camera di Commercio di Verona.
Ti ricordiamo, infine, che presso la CCIAA Delta Lagunare sono rilasciati anche i seguenti documenti:
Per richieste specifiche o informazioni aggiuntive, ti invitiamo a scrivere a info@multilex.it.
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