Visti e legalizzazione alla Camera di Commercio di Genova

Sei il legale rappresentante di un’impresa con sede legale in Provincia di Genova e devi richiedere dei visti e/o la legalizzazione alla Camera di Commercio di Genova? Allora questa guida è scritta proprio per te! Contiene, infatti, moltissime informazioni utili per poter fare questa procedura. 

Qualora lo preferissi, puoi anche richiedere una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti con uno dei nostri esperti, oppure, qualora non potessi o volessi occupartene tu personalmente, puoi anche affidare a noi l’intera pratica. 

Decidi tu quale tipo di aiuto vuoi avere e noi ti daremo quello che desideri!

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Possiamo anche occuparci della traduzione legalizzata, certificata o giurata di qualsiasi tipo di documento destinato alla Pubblica Amministrazione e non solo.

1. Cos’è il visto?

Le imprese iscritte che svolgono operazioni di esportazione possono richiedere alla Camera di Commercio competente per territorio visti e altre certificazioni utili al perfezionamento delle loro relazioni commerciali con l’estero.

Nello specifico, la Camera di Commercio di Genova è competente all’apposizione di visti su atti e dichiarazioni da valere all’estero relativi a singole operazioni di esportazione (ad esempio: fatture, certificati, schede tecniche o dichiarazioni di varia natura) eseguite da imprese che hanno la loro sede legale o unità locale in uno dei Comuni della Provincia.

Lo scopo di tali visti, richiesti, in genere, dal Paese estero destinatario, è prevalentemente quello di certificare la legittimità della firma del soggetto firmatario del documento (ovvero il legale rappresentante o titolare dell’impresa), sulla base di quanto risulta dalla visura o dal certificato camerale.

RICORDA!

La Camera di Commercio di Genova non appone visti su: documenti contenenti dichiarazioni di origine; documenti contenenti dichiarazioni negative o discriminatorie, incompatibili con le convenzioni internazionali e con le leggi nazionali (es. dichiarazione anti-israeliana); fatture relative a servizi; documenti relativi a persone (es. lettere d’invito in Italia per cittadini stranieri o per italiani all’estero).

2. Quante e quali tipologie di visti e attestati camerali ci sono

La CCIAA di questa città ligure rilascia, come nel caso di tutte le altre sedi camerali, differenti tipi di visto. La procedura di richiesta, che vedremo nel paragrafo 3, è sempre la stessa, anche se possono esservi delle differenze riguardo i documenti da presentare.

2.1 Visto poteri di firma e visto su fatture

Alcuni Paesi esteri richiedono che sulle fatture, o su altri documenti dell’impresa destinati all’esportazione delle merci (es. contratti, dichiarazioni varie, ecc.), sia presente un visto della Camera di Commercio.

Tale visto, chiamato “visto poteri di firma” consiste in un controllo di legittimità della firma del soggetto firmatario quale legale rappresentante dell’impresa e può essere apposto sia su fatture collegate o meno alla richiesta di un Certificato di Origine (in tal caso, si parla più nello specifico di “visto su fatture”) o su dichiarazioni effettuate su carta intestata direttamente dal richiedente (legale rappresentante o procuratore di un’impresa).

La richiesta di visto poteri di firma può essere trasmessa alla Camera di Commercio di Genova dall’impresa che abbia la propria sede legale o unità locale in uno dei Comuni della Provincia. 

La pratica potrà, inoltre, andare a buon fine solo se i documenti per i quali è richiesto il visto risulteranno firmati da persona avente poteri di rappresentanza a valere all’estero, il cui nome e cognome dovranno essere riportati chiaramente, sul documento, in corrispondenza della firma (videoscritti o con timbro).

2.2 Visto di deposito

Questa tipologia di visto serve unicamente ad attestare che un documento da presentare all’estero è stato depositato presso gli uffici della Camera di Commercio. Viene apposto su documenti emessi da un Organismo o Ente ufficiale (ASL, Istituti nazionali di certificazione, Organismi internazionali, ecc.), quando serva a perfezionare operazioni con l’estero. 

La richiesta, anche in questo caso, può essere trasmessa dall’impresa che abbia la propria sede legale o unità locale nella Provincia, firmata da persona avente poteri di rappresentanza a valere all’estero. Copia del documento sarà conservata agli atti della Camera di Commercio. 

2.3 Attestato di libera vendita

L’Attestato di libera vendita è un documento che alcuni Stati richiedono per essere sicuri che le merci importate nel loro Paese siano liberamente vendute sul mercato italiano ed europeo e conformi alla legislazione in materia.

Può essere richiesto dagli operatori abituali con l’estero, in possesso del codice meccanografico regolarmente convalidato. È, però, escluso il rilascio per alcune specifiche categorie merceologiche soggette a certificazioni di altre Amministrazioni (ad esempio, per quei prodotti per i quali l’attestazione è rilasciata dal Ministero della Salute). Per questo tipo di prodotti, in mancanza dei requisiti o della documentazione sopra citata, si potrà procedere all’apposizione di un “visto poteri di firma” su dichiarazione dell’impresa su propria carta intestata.

Il rilascio di Attestati di libera vendita da parte della CCIAA di Genova avviene esclusivamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma Cert’O, scegliendo l’opzione “Richiesta Visti – Autorizzazioni”. 

Per il completamento della pratica occorre allegare:

  • Richiesta attestato di libera vendita (Modulo A)” firmato dal legale rappresentante;
  • Copie delle fatture di vendita in Italia/UE degli ultimi 3 mesi (3 per ogni prodotto di cui si chiede attestazione);
  • Elenco dei principali clienti italiani e stranieri firmato da legale rappresentante;
  • Copia autorizzazione alla commercializzazione o certificazione rilasciata dall’Autorità competente (quando prevista).

Sempre sulla piattaforma Cert’O, l’impresa potrà monitorare lo stato della pratica e provvedere personalmente al ritiro dell’Attestato presso l’Ufficio Commercio Estero (vedi indirizzo e orari al paragrafo 9) dal quinto giorno lavorativo successivo alla presentazione della pratica completa.

Per costi e modalità di pagamento, consultare il paragrafo 4.

NOTA BENE!

Per la richiesta di Attestati di libera vendita verso l’Algeria occorre seguire una specifica procedura. Maggiori informazioni a tal proposito possono sono disponibili in questa pagina del sito ufficiale della CCIAA di Genova.

Qualora, poi, ti occorresse una traduzione dell’Attestato di libera vendita in inglese, francese, spagnolo o altra lingua, puoi fare riferimento ai nostri traduttori esperti!

3. Come avanzare la richiesta di visto alla Camera di Commercio di Genova

Il rilascio dei visti da parte della Camera di Commercio di Genova avviene esclusivamente in modalità telematica, attraverso la piattaforma Cert’O di Infocamere, scegliendo l’opzione “Richiesta Visti – Autorizzazioni”.

Per l’utilizzo del sistema è necessario: 

Una volta ottenute le proprie credenziali di accesso su Cert’O, l’utente può iniziare a presentare le proprie richieste di visto indicando l’ufficio camerale di interesse (in questo caso, quello di Genova, di cui puoi consultare indirizzo e contatti al paragrafo 9).

I documenti da allegare per il perfezionamento dell’istruttoria sono i seguenti:

  • Domanda Visti a valere all’estero – Allegato C” debitamente compilata e barrata in ogni suo campo e firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’azienda;
  • Una scansione della fattura, della dichiarazione o di altro documento da vidimare (nel caso di richiesta di visto poteri di firma il documento dovrà anche essere firmato digitalmente e la firma dovrà comparire anche come immagine di firma autografa).

Al termine dell’istruttoria, il richiedente verrà avvisato della chiusura con esito positivo della pratica con un messaggio inviato via e-mail e/o PEC dallo stesso sistema. Ulteriori indicazioni circa l’utilizzo di Cert’O sono disponibili in questo manuale.

RICORDA!

In base a una circolare di Unioncamere, la richiesta di visti in modalità cartacea allo sportello è prevista, oggi, solo in casi particolari, ad esempio quando il visto è richiesto da soggetti privati che non sono iscritti al Registro delle Imprese, oppure quando a richiederla è un’azienda che possa dimostrare di essere temporaneamente impossibilitata ad utilizzare i canali informatici.

4. Costi e modalità di pagamento del visto

L’apposizione del visto prevede un costo di 3,00 per diritti di segreteria per ciascun documento vidimato e, nel caso di richieste online, il pagamento dei diritti avviene esclusivamente in modalità elettronica, all’atto dell’invio telematico della richiesta, ricorrendo al proprio portafoglio digitale sul portale Telemaco.

Nel caso di richieste (residuali) avanzate in forma cartacea, il pagamento dei diritti può essere eseguito allo sportello con contanti, bancomat o carta di credito.

5. Rilascio del visto

Il rilascio dei visti richiesti attraverso la piattaforma Cert’O alla Camera di Commercio di Genova può avvenire: 

  • in modalità telematica (modalità preferenziale), previa adesione al servizio di stampa in azienda (vedi paragrafo 6);
  • in modalità cartacea allo sportello.

Le pratiche sono evase, in genere, in 5 giorni lavorativi dalla presentazione dell’istanza.

6. Come aderire al servizio “Stampa in azienda”

Per poter ottenere l’abilitazione al servizio “stampa in azienda” presso la Camera di Commercio di Genova, è necessario inviare il “Modulo di adesione” apposito, debitamente compilato e sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante, al seguente indirizzo PEC cciaa.genova@ge.legalmail.camcom.it.

Le imprese abilitate al servizio riceveranno i documenti vistati tramite sistema e dovranno stamparli a colori sul retro della fattura o altro documento da vistare. 

7. In cosa consiste l’autentica o legalizzazione di firma (ex visto UPICA)?

Le Autorità di alcuni Paesi (ad esempio, quelli Arabi) richiedono l’apposizione della legalizzazione della firma del funzionario sottoscrittore degli atti e documenti a valere all’estero. Tale competenza è stata trasferita alle Camere di Commercio e viene eseguita, materialmente, da un funzionario camerale diverso e solitamente di grado superiore rispetto a quello che ha rilasciato il documento.

Qualora, invece, lo Stato estero che ha richiesto la legalizzazione appartenesse alla lista di Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja 1961, per i quali la legalizzazione standard con passaggio in consolato deve essere sostituita con la procedura semplificata dell’ “apostille”, tale adempimento su atti rilasciati dalla Camera di Commercio dovrà essere richiesto alla Prefettura di Genova, così come prevede la normativa .

Il costo dell’autentica è di € 3,00 per diritti di segreteria, che sono da aggiungere ai costi già previsti per il rilascio del visto qualora richiesto. Per le modalità di pagamento consulta il paragrafo 4.

RICORDA!

La legalizzazione apposta dalla Camera di Commercio, in alcuni casi, potrebbe non essere sufficiente. Alcuni Paesi Arabi, ad esempio, potrebbero richiedere che il documento vistato e legalizzato sia ulteriormente vistato da organismi intermedi (ad esempio, Joint Italian Arab Chamber).

Oppure, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti e altri, potrebbe essere ugualmente necessaria la legalizzazione (no l’apostille!) in Prefettura dal momento che i Consolati emiratini in Italia accettano solo documenti firmati da Prefettura e Procura.

8. Come richiedere la legalizzazione di documenti rilasciati dalla Camera di Commercio di Genova

Le legalizzazioni o autentiche di firma si richiedono alla Camera di Commercio di Genova con le stesse modalità previste per i visti, dunque, preferibilmente, utilizzando la procedura telematica con piattaforma Cert’O (vedi paragrafo 3). 

I documenti da allegare alla pratica telematica sono:

Anche le modalità di rilascio sono le stesse previste per visti e Certificati di Origine (vedi paragrafo 5). Si sottolinea, però, che nel caso di documenti che hanno bisogno di essere apostillati presso la Prefettura (o comunque quelli che, per richiesta dell’Autorità estera, richiedono la firma autografa), la richiesta può anche essere fatta per via telematica, ma il ritiro avviene sempre allo sportello, dal momento che la firma del funzionario camerale deve essere rilasciata in originale.

9. Indirizzi e altre informazioni utili sulla Camera di Commercio di Genova

L’ufficio abilitato al rilascio di visti, legalizzazioni, Certificati di Origine e altre attestazioni per l’estero si chiama “Commercio estero” e si trova presso la sede centrale di Via Garibaldi, 4.

– Telefono: 010/2704 560

– Email: commercio.estero@ge.camcom.it

– PEC: cciaa.genova@ge.legalmail.camcom.it

– Orari: dal lunedì al venerdì non festivi dalle 8:30 alle 11:45.

– Chiusure straordinarie: in occasione della Festività del Santo Patrono, il 24 giugno

– Competenza territoriale: tutti i comuni della Provincia di Genova

10. Conclusioni

In questa guida ti abbiamo fornito indicazioni dettagliate e complete, vagliate direttamente dai nostri esperti, su come richiedere e ottenere un visto e/o una legalizzazione alla Camera di Commercio di Genova. 

Qualora, però, avessi ancora qualche dubbio, puoi richiedere subito una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti: non ti costerà nulla!

Sul nostro sito trovi, inoltre, tantissime altre guide relative al rilascio di visti e legalizzazioni presso altre Camere di Commercio, ad esempio la Camera di Commercio di Imperia Savona La Spezia: cerca quella che ti occorre tramite il nostro motore di ricerca interno oppure inviaci una e-mail a info@multilex.it.

Infine, ti ricordiamo che la Camera di Commercio di Genova oltre a visti e legalizzazioni rilascia anche:

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Qualora, invece, preferissi affidare la richiesta di visti e/o legalizzazione alla CCIAA di Genova a dei professionisti del settore, puoi affidarti a noi: qui trovi i nostri contatti

Come anticipato, possiamo occuparci anche dell’eventuale e successiva traduzione.

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