Qualora avessi bisogno di richiedere la legalizzazione e apostille di un atto italiano per la Lituania, allora non potevi trovarti in un posto migliore di questo!
Nella guida che segue trovi, infatti, informazioni dettagliate e complete su come fare la legalizzazione e apostille per questo ex Paese del blocco sovietico.
Se lo ritieni opportuno, puoi anche usufruire di una consulenza telefonica gratuita di 15 minuti con uno dei nostri esperti: non ti costerà nulla e potrai fare tutte le domande che desideri.
NOTA BENE!
MultiLex ama definirsi come “la Burocrazia gentile”. La nostra missione è, infatti, quella di facilitare il rapporto fra gli utenti e la Pubblica Amministrazione: contattaci per scoprire tutto quello che possiamo fare per te!
Questo Paese che si affaccia sul Mar Baltico, confinante con Polonia, Lettonia e Bielorussia, fa parte della lista di Stati che hanno aderito alla Convenzione dell’Aja del 1961, con cui, con l’intento di semplificare le relazioni tra gli Stati aderenti, è stato abolito l’obbligo di legalizzazione per gli atti pubblici da presentare tra Paesi contraenti.
Al suo posto è, quindi, possibile ricorrere all’apostille, in altre parole un timbro che viene posto sull’atto da legalizzare da parte di un pubblico ufficiale autorizzato.
Si tratta di una procedura semplificata, ma non per questo priva di alcune difficoltà, attraverso cui il documento viene reso idoneo anche per la presentazione nello Stato estero destinatario, vale a dire, in questo caso, la Lituania.
L’apostille per questo Stato dell’Europa nord-orientale può essere richiesta solo per gli atti pubblici con firma autografa e non ancora scaduti. Non sono, invece, apostillabili i documenti ormai scaduti, gli atti e documenti privati e gli atti pubblici non firmati da pubblici ufficiali con firma registrata in Procura/ Prefettura.
RICORDA!
È importante controllare con il firmatario, o inviando una e-mail direttamente all’ente di competenza, che la firma apposta sull’atto non presenti tratti troppo dissimili rispetto a quelli della firma che è stata depositata in Procura o Prefettura.
In caso di firme troppo dissimili, infatti, il funzionario incaricato di mettere la postilla potrebbe rifiutarsi di portare a termine la procedura.
Si, alcune tipologie di atti non apostillabili (ad esempio, un atto o documento privato) possono, comunque, essere legalizzate.
Come? Ricorrendo a un escamotage piuttosto semplice ma che, purtroppo, non è accettato sempre da tutti.
NOTA BENE!
Prima di procedere, verifica che tale procedura sia accettata presso l’ente lituano destinatario.
Questa procedura di legalizzazione alternativa per atti non apostillabili prevede due passaggi: innanzitutto, fai emettere una copia conforme, o “copia autentica”, dell’atto in questione; dopo questo passaggio, fai apostillare la copia stessa in Procura o in Prefettura, a seconda se la copia è stata emessa da un notaio oppure da un dipendente comunale.
RICORDA!
Tale procedura non può riguardare i documenti scaduti, che non possono più essere apostillati in alcun modo!
In questo paragrafo troverai elencate tutte le esenzioni riguardo l’obbligo di legalizzazione e apostille previste per questo Paese bagnato dal Baltico. Sono informazioni che non puoi non sapere perché possono farti risparmiare molto tempo e di denaro, dunque mettiti comodo e continua a leggere!
La Convenzione di Londra del 7 giugno 1968 ha, innanzitutto, stabilito la non obbligatorietà della legalizzazione nel caso di atti, documenti e dichiarazioni ufficiali rilasciati da rappresentanti diplomatici o consolari di una parte contraente (sui quali non si applica mai l’apostille). Pertanto, i documenti emessi da rappresentanti diplomatici o consolari lettoni ovunque nel mondo per essere usati in Italia (o dinanzi a rappresentanti diplomatici o consolari italiani) non hanno bisogno di essere legalizzati. Lo stesso vale per i documenti emessi da rappresentanti diplomatici o consolari italiani per essere usati presso un ente lettone.
Innanzitutto, il Regolamento UE 2016/1191 ha soppresso l’obbligo di legalizzazione e/o apostille per tutte le tipologie di documenti pubblici (indipendentemente dall’ente che ha provveduto al rilascio, dunque anche i dipendenti dell’autorità giudiziaria, i notai e gli esponenti di rappresentanze diplomatiche e consolari) attestanti determinate condizioni anagrafiche, di Stato Civile e giuridiche quali, ad esempio, la nascita, l’esistenza in vita, il decesso, il matrimonio, l’unione civile, la separazione, il divorzio, la filiazione o l’adozione, l’assenza di condanne penali (quest’ultima, a condizione che i documenti pubblici riguardanti tale fatto siano rilasciati a un cittadino dell’Unione dalle autorità del suo Stato membro di cittadinanza), il diritto di voto e di eleggibilità per cariche pubbliche e così via.
Ma non è tutto. La Convenzione di Vienna dell’8 settembre 1976 ha sancito anche la non obbligatorietà di traduzione e di apostille per gli estratti dello Stato Civile (vale a dire l’Estratto multilingue di nascita, l’Estratto multilingue di morte e l’Estratto multilingue di matrimonio) qualora, per il loro rilascio, sia stato utilizzato il modello plurilingue previsto da tale Convenzione. Va comunque evidenziato che eventuali annotazioni presenti negli estratti saranno riportate in italiano e andrebbero comunque tradotte in lituano secondo le indicazioni presenti nel paragrafo relativo alla traduzione.
NOTA BENE!
Qualora volessi dei chiarimenti sui documenti per la Lituania esenti da legalizzazione e apostille, chiedi a noi!
L’apostille su atti pubblici rilasciati in Italia e destinati a qualsiasi altro Paese che abbia aderito alla Convenzione dell’Aja si richiede alla Prefettura o alla Procura territorialmente competente, in base al luogo dove l’atto è stato redatto.
Pertanto, qualora dovessi apostillare un atto italiano per la Lituania, potrai fare riferimento alla Prefettura, qualora si trattasse di:
Tutte le tipologie di atti pubblici non esenti in base a quanto stabilito dal Regolamento UE si apostillano, invece, in Procura, vale a dire gli atti emanati da un’autorità giudiziaria, i documenti emessi da notai o conservati presso archivi notarili, le traduzioni giurate o asseverate relative a documenti che non servano ad attestare determinate condizioni anagrafiche, di Stato Civile e giuridiche, come indicato al paragrafo 4 di questa guida.
RICORDA!
Non sai come fare a richiedere la legalizzazione e apostille presso la Prefettura o Procura di competenza? Anche in questo possiamo aiutarti noi!
Sul nostro sito trovi, infatti guide specifiche dedicate alle procedure di legalizzazione e apostille per la maggior parte delle Prefetture d’Italia, come ad esempio la Prefettura di Torino, la Prefettura di Bologna e la Prefettura di Lecce, oppure la Procura di Torino, la Procura di Bologna e la Procura di Lecce.
Utilizza il nostro motore di ricerca interno per trovare quella che ti serve oppure inviaci una e-mail a info@multilex.it.
No, l’apostille in atti rilasciati in Lituania che non ricadono nei numerosi casi di esenzione elencati al paragrafo 4 può essere richiesta solo alle autorità lituane designate.
Puoi trovare maggiori informazioni in questa pagina del sito ufficiale della Convenzione dell’Aja, redatta sia in lingua inglese, sia in lingua francese.
In base al Regolamento UE, anche gli atti e documenti rilasciati da agenti diplomatici e consolari lituani su suolo italiano per attestare determinate condizioni anagrafiche, di Stato Civile e giuridiche, sono esenti dall’obbligo di legalizzazione.
Se redatti in conformità all’art. 6 del Regolamento UE sopra menzionato, non è neppure necessaria la traduzione!
NOTA BENE!
In base a una Circolare del Ministero dell’Interno, le Rappresentanze diplomatiche e consolari lituane in Italia sono autorizzate al rilascio di certificati di Stato Civile ai propri connazionali.
Sempre in base al Regolamento UE, tali certificati risultano esenti da legalizzazione prefettizia e non necessitano neppure di traduzione, laddove rilasciati ai sensi dall’art. 6 del predetto Regolamento (vedi paragrafo sulla traduzione).
– Sezione consolare dell’Ambasciata a Roma
– Consolato onorario di Bologna
– Consolato onorario di Firenze
– Consolato onorario di Genova
– Consolato onorario di Macerata
– Consolato onorario di Milano
– Consolato onorario di Napoli
– Consolato onorario di Padova
– Consolato onorario di Palermo
– Consolato onorario di Taranto
– Consolato onorario di Teramo
– Consolato onorario di Torino
Fonte: lista delle Rappresentanze Diplomatiche straniere in Italia, pubblicata e costantemente aggiornata dal Ministero italiano degli Esteri.
NOTA BENE!
Il 16 febbraio ricorre la festività nazionale della Repubblica di Lituania. Pertanto, in questa data, alcuni servizi presso Ambasciate e Consolati lituani potrebbero risultare sospesi.
Molti utenti ci contattano per sapere se i documenti emessi in Italia e destinati alla Lituania, sia che abbiano bisogno dell’apostille oppure no, vadano tradotti nella lingua ufficiale del Paese destinatario, vale a dire il lituano.
La risposta è, quasi sempre, affermativa, e il tipo di traduzione richiesta, dato che si tratta di un Paese non anglofono, sarà molto probabilmente la traduzione giurata o asseverata, sebbene, in alcuni casi, potrebbe essere richiesta la traduzione certificata. Nel dubbio, ti suggeriamo di chiedere direttamente all’ente lituano interessato!
La traduzione non è, invece, necessaria, qualora – in base all’Art.6 del Regolamento UE – il documento pubblico da presentare:
RICORDA!
Se vuoi essere sicuro che tutto proceda senza intoppi, chiedi ai nostri traduttori esperti: potranno occuparsi loro della traduzione!
In questa guida trovi una panoramica chiara e completa su come eseguire la legalizzazione e apostille di atti e documenti rilasciati nel nostro Paese per la Lituania (e viceversa).
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